VIDEO INTERVISTA07 feb 2023

Articolo 31: “Con Fedez e Un bel viaggio il Sanremo degli amici ritrovati”

A 30 anni dal primo album, con un disco all’orizzonte, lodano la scena rap di oggi e spiegano il caso “Daniele Silvestri”: il nostro #atupertu

Gli Articolo 31, J-Ax e Dj Jad, cantano “Un bel viaggio”, quello che li porta a Sanremo 2023, dove duetteranno con Fedez, per un Festival degli “amici ritrovati” a 30 anni dal primo album. Ora, con un nuovo disco all’orizzonte, spiegano il caso “Daniele Silvestri” che li ha colpiti “alla Fantozzi” e tessono le lodi alla scena rap di oggi, da Lazza e ThaSup a Marracash, Guè, Jake La Furia e Salmo. Ecco la video intervista #atupertu dal Fuori Sanremo Intesa SanPaolo.
La reunion degli Articolo 31 a Sanremo avviene nei 30 anni dal loro primo album, “Strade di città” del 1993: “I primi 20 anni ce li ricordiamo con molta nebbia, che però aveva un odore buonissimo…”, scherza Ax, “Come è successo a tanti, esci dalla famiglia da ragazzino e la tua nuova famiglia diventano gli amici, poi scleri con loro perché arriva l’età dove ti ribelli al tuo secondo gruppo, poi ancora arriva la vita e ti dà due schiaffoni sulla nuca e mette tutto in prospettiva: vedi che le cose buone pesano più di quelle cattive e si ritorna insieme”.

#atupertu con Articolo 31 (Fuori Sanremo Intesa Sanpaolo)

Il brano in gara a Sanremo 2023 “Un bel viaggio” ripercorre proprio la loro storia: “Abbiamo iniziato a lavorare all’album nell’aprile scorso, ho dato un bel po’ di basi ad Ax e come primo pezzo lui ha scritto proprio ‘Un bel viaggio’”, racconta Dj Jad. Ax aggiunge: “Ho voluto scrivere una canzone che raccontasse ai fan cos’era successo tra di noi, non pensavamo neanche che diventasse un singolo, figuriamoci portarla a Sanremo. Però appena lui l’ha sentita ha iniziato a dire: Sanremo! Sanremo! A differenza di quand’ero giovane mi sono detto che dovevo imparare a essere democratico, non solo in teoria ma anche in pratica. Quindi ho detto: va bene, se volete andare, proviamoci. E ci hanno preso”.
Va detto una volta per tutte: il loro Daniele Silvestri, uno degli autori del brano, è un omonimo. “Non è il cantautore, cantante e musicista”, spiega Jad, “è un altro musicista, collaboratore mio e di mio fratello Wlady (a sua volta producer, da sempre al fianco degli Articolo, ndr)”. “Comunque noi siamo Fantozzi veramente”, scherza Ax, tra l’altro insospettabile fan di Lana Del Rey, “Il nostro Daniele Silvestri è un musicista che ha collaborato con Jad nella base, io manco c’ero, non lo conosco. Poi vedo che tutti scrivono che l’altro Daniele Silvestri ha collaborato al testo della canzone e io dico: ma come? Allora chiamo Dj Jad e gli chiedo: ma chi è Daniele Silvestri? Siamo gli Articolo 31, sono cose che succedono… solo a noi!”.
Nella serata cover gli Articolo 31 faranno un medley di loro brani con Fedez: ma lui è un “vero” fan degli Articolo 31? “Sì, da ‘Domani smetto’ in poi, e ci sono anche le prove”, svela Ax, “perché era andato in un programma di Paolo Bonolis a cantare i pezzi della sua vita e praticamente cantò proprio ‘Domani smetto’, è stato uno dei dischi che da ragazzino l’hanno influenzato: siccome il nostro pezzo parla di amicizie ritrovate e con Fedez è successa più o meno la stessa cosa, era bello fare il duetto insieme”.
I brani degli Articolo 31 hanno accompagnato soprattutto la generazione degli anni 90 ma non solo e hanno interpretato perfettamente, dal punto di vista musicale e sociale, quegli anni: “Abbiamo fatto i più grandi successi discografici negli anni Novanta e Duemila, ma comunque anche i nostri brani del passato sono sempre attuali”, spiegano, “Oggi ci sono tanti artisti che rappresentano la realtà, anche perché a differenza di allora la descrizione gretta della realtà vende, è molto trend, però quelli che ci piacciono sono gente come Lazza e ThaSup, poi ovviamente i grandi che sono più piccoli di noi ma sono grandi, tipo Marracash, Guè, Jake La Furia, Salmo e scusate per tutti quelli che dimentichiamo ma sono veramente tanti, troppi, quelli che ci piacciono, ci piacciono quasi tutti, poi ci sono anche quelli che ci stanno sul c… Però non lo diciamo perché siamo vecchi e maturi!”.