News20 dic 2020

Addio a Pepe Salvaderi, fondatore dei Dik Dik: il dolore di Enrico Ruggeri

Messaggi anche da Vandelli, Facchinetti, Pupo... Il saluto del gruppo: “Ciao fratello, ci incontreremo nei sogni”

Con la morte di Pepe Salvaderi, se ne va un altro pezzo di storia della musica italiana. Il fondatore dei Dik Dik si è spento all’età di 80 anni: “Ciao fratello”, scrivono i suoi vecchi compagni su Facebook. Proprio sui social, in queste ore, viaggia il ricordo dell’artista: a ricordarlo, anche Enrico Ruggeri, Roby Facchinetti, Maurizio Vandelli e Pupo.
Erminio ‘Pepe’ Salvaderi era tra i fondatori dei Dik Dik, nel 1965. A 55 anni di distanza, il suo gruppo lo saluta così: “Ciao Pepe te ne sei andato a suonare con gli angeli e ci hai lasciato qui a piangerti e ricordarti per sempre. Conoscendo la tua innata ironia lo avrai fatto così senza avvertirci affinchè suonassimo le tue canzoni, le nostre canzoni ancora più forte, così forte da arrivare fino al cielo e il cielo sarà con te ad ascoltarci. Noi non ti abbiamo perso e non ti perderemo mai perché sei e sarai sempre dentro di noi”.
L’ultimo lavoro, quello che hai voluto tanto non andrà perduto”, è l’ultima promessa dei Dik Dik al loro fondatore, prima di chiudere dicendo: “Ciao fratello, amico, grande musicista, ciao Pepe ci incontreremo in tutti i nostri sogni”.
Sempre attraverso i social, un ricordo di Pepe è arrivato anche da Enrico Ruggeri: “I Dik Dik furono quelli che portarono il nastrino dei Decibel alla nostra prima casa discografica. Registrammo il primo album con Pepe Salvaderi sempre presente in studio, assieme a Giancarlo e al povero Joe Vescovi”, ha scritto il cantautore. “Quanti ricordi. Un abbraccio Pepe, ovunque tu sia adesso”.
Roby Facchinetti dei Pooh, invece, ha commentato: “Siamo vicini alla famiglia Salvaderi e agli amici Dik Dik in questo dolorosissimo momento per la perdita del loro carissimo Pepe”.
La brutta notizia ha riportato agli inizi della sua carriera anche Johnson Righeira. L’artista, all’anagrafe Stefano Righi, ha scritto: “Ciao Pepe, sei uno dei primi che ho conosciuto all’inizio della mia storia musicale, e mi sembrava incredibile perché eri Pepe dei Dik Dik, una delle band che ha accompagnato la mia infanzia. Eri una gran brava persona e mi dispiace tanto”.
Maurizio Vandelli, leader degli Equipe 84, ha ricordato Pepe così: “Un caro amico di mia moglie Stella e mio, un ‘collega’ con cui ho anche lavorato per anni quando producevo il gruppo, con il quale ho passato straordinarie giornate condite da ironia e divertimento che mi resteranno per sempre nel cuore... ci ha lasciati! Non abbiamo più parole... CIAO PEPE, il tuo amico Maurizio ('Le grand cheval' come mi chiamavi tu!)”.
Questo disastroso 2020 se ne sta andando”, è il pensiero di Mario Lavezzi. “Si è portato via alcuni cari amici. Ora anche Pepe. Un ennesimo profondo dolore. Ciao caro amico e grazie per aver portato al successo la prima canzone che ho scritto. Non lo dimenticherò mai”. Per i Dik Dik, Mario ha scritto nel 1969 l’indimenticabile “Il primo giorno di primavera”, insieme a Cristiano Minellono e Mogol.
Negli scorsi mesi, Pupo Ghinazzi aveva cantato proprio questo brano per affrontare il difficile momento del nostro Paese. Oggi, invece, Pupo si ritrova a salutare Pepe: “Le indimenticabili canzoni dei Dik Dik, oltre ad avermi accompagnato fin dall’inizio della mia carriera, soltanto 2 anni fa risuonavano nelle strade e nelle piazze del mio piccolo paese, Ponticino, dove il mitico Pepe insieme ai suoi colleghi, si esibì in un concerto che ancora oggi i miei concittadini ricordano con grande piacere”, ha scritto sui social. “Che la terra ti sia lieve, amico caro”.
Insieme ai Dik Dik, Pepe Salvaderi ha firmato brani immortali come “Senza luce”, “Viaggio di un poeta”, “Sognando la California”, e ancora “Io mi fermo qui” fino a “L’isola di Wight”.