News10 dic 2020

Addio a Paolo Rossi: il saluto della musica a quel “ragazzo come noi”

Quando Venditti lo portò sul palco... I messaggi di Vasco, Eros, Ermal...

Anche la musica, come tutta Italia, piange la scomparsa di Paolo Rossi. L’ex attaccante della Nazionale, eroe di quei Mondiali vinti nel 1982, ci ha lasciati nella notte (giovedì 10 dicembre) all’età di 64 anni. Sono tantissimi gli artisti che in queste ore dedicano un ultimo pensiero al mitico Pablito, che ha lasciato il segno nel cuore di tutti gli italiani: Antonello Venditti lo definiva “un ragazzo come noi” in “Giulio Cesare”; oggi, invece, Vasco Rossi lo dipinge come “l'eroe gentile” e lo ricordano con grande tristezza anche Eros Ramazzotti, Biagio Antonacci, Cesare Cremonini, Ermal Meta, Francesco Renga...
Ciao Pablito, l’eroe gentile dell’Italia”, è il messaggio lasciato sui social da Vasco Rossi.
Anche Francesco Renga ha salutato l’ex campione sottolineando la sua gentilezza.
Eros Ramazzotti e Biagio Antonacci hanno scelto proprio una foto dell’ex calciatore con la maglia della Nazionale. “Ciao Paolo”, ha commentato semplicemente Eros, raggiugendo un’emoji triste e un cuore.
Biagio, invece, si è limitato a scrivere: “Ciao Campione...”.
Cesare Cremonini ha recuperato l’audio originale della radiocronaca dei Campionati Mondiali di Calcio del 1982: dopo la tripletta al Brasile e la doppietta alla Polonia, Paolo Rossi ci faceva trionfare in Spagna grazie anche al gol in finale contro la Germania.

Addio a Paolo Rossi: il saluto della musica a quel “ragazzo come noi”

Dopo quell’impresa, Antonello Venditti citò Pablito anche nella sua “Giulio Cesare”, quando cantava: “Paolo Rossi era un ragazzo come noi”. Il cantautore, in questa triste giornata, ha ricordato quando portò il campione proprio sul palco di un suo concerto.
RIP Pablito” è il ricordo di Ermal Meta: anche lui ha scelto una fotografia di Paolo Rossi con la maglia degli Azzurri, la stessa postata da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e dagli Stadio.
Il gruppo di Gaetano Curreri ha scritto: “Questo è un risveglio tristissimo, se ne va un altro pezzo di storia del calcio, Paolo Rossi, eroe del Mundial ’82, centroavanti elegante e gentile. Uno di quei campioni di calcio che ha lasciato il segno per sempre con le sue vittorie e con il suo garbo in campo e fuori!”.
Raf è tornato indietro nel tempo fino alla vittoria dell’Italia ai Mondiali di 38 anni fa: “Ricordo perfettamente l’Estate dell’82 e l’esaltante vittoria dei Mondiali. Ricordo tutte le partite, tutti gli Azzurri. Gentile, Scirea, l’urlo e la corsa dopo il gol di Tardelli, la partita a carte in aereo tra Bearzot, Causio, Zoff e il mitico Presidente della Repubblica Sandro Pertini mentre tornavano a casa con la Coppa ben in vista, radiosi il giorno dopo quell’indimenticabile finale”, ha scritto sul suo profilo Instagram. “Ma l’uomo simbolo di quei favolosi mondiali è stato indubbiamente Paolo Rossi. L’Italia deve ai suoi gol quella splendida vittoria. Pablito nell’area piccola era insuperabile, intuiva in anticipo le traiettorie del pallone e quell’Estate in Spagna più di ogni altro fece sognare tutti gli italiani”. Quindi Raf ha aggiunto: “Avevo saputo pochi giorni fa da amici comuni che stava combattendo ormai da tempo contro una grave malattia e la notizia di oggi non mi ha sorpreso ma provo comunque tanta amarezza. Avrei voluto incontrarti Paolo per abbracciarti e poterti dire grazie”.
Conoscevo Paolo, ci siamo incontrati qualche volta”, dice invece Marco Masini. “Aveva lo sguardo intelligente, buono e generoso. Mi è dispiaciuto tanto non poterlo salutare!! Quest’anno maledetto non finisce più!”.
Piero Pelù ne ha approfittato per ricordare anche la recente scomparsa di Maradona: “Pablito e Diego, stelle eterne del calcio più poetico e romantico. Calcio di cuore, calcio di riscossa”, ha scritto proprio a corredo di una foto che vede vicini i due immensi campioni.