Quel giorno, dopo aver pranzato con la moglie Agnese e i figli Manfredi e Lucia, Borsellino si recò con la scorta dalla madre in via D'Amelio. Lì era parcheggiata una Fiat 126 imbottita di tritolo che, alle 16:58, detonò al passaggio del magistrato.
Nonostante siano trascorsi 25 anni, sulla strage mafiosa restano ancora alcuni misteri: ad esempio, non è mai stata ritrovata l'Agenda Rossa, il diario su cui Borsellino annotava intuizioni, spunti e ipotesi d’indagine.
In questa giornata sono molte le iniziative per ricordare Borsellino e gli agenti. A Palermo è presente il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, in visita in via D’Amelio e poi alla scuola “Giovanni Falcone” dello Zen, dove pochi giorni fa un raid vandalico ha distrutto la statua dedicata al giudice, ucciso il 23 maggio 1992, 57 giorni prima di Borsellino. Inoltre, la Commissione parlamentare antimafia, guidata dalla presidente Rosi Bindi, ascolterà le testimonianze di Fiammetta Borsellino, figlia di Paolo, e del superstite della strage, Antonino Vullo. Alle 16.58, orario della strage, ci sarà il minuto di silenzio a cui seguirà il ricordo delle vittime, con testimonianze e letture, nel corso della manifestazione curata dal movimento delle Agende Rosse. In serata, alle 19.30, al Teatro Antico di Segesta andrà in scena lo spettacolo teatrale “Mafia: singolare, femminile”, promosso dall'Anm e dalla Commissione antimafia, mentre alle 20.30 si terrà la tradizionale fiaccolata che attraverserà via Libertà, via Autonomia Siciliana e arriverà in via D’Amelio dove verrà deposto un tricolore e intonato l’inno nazionale.
Anche la Rai celebra la figura del magistrato antimafia trasmettendo il docu-film “Paolo Borsellino – Adesso tocca a me”, che ricostruisce i 57 giorni che separarono la strage di Capaci da quella di via D'Amelio.