CON FILIPPO SCOTTI07 set 2024

Pupi Avati, "L'orto americano": il film che lo ha fatto "rinnamorare del cinema"

"L'orto americano" è tratto dall'omonimo libro del regista

Tra le opera Fuori Concorso dell'81esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica - La Biennale di Venezia, di cui Radio Italia solomusicaitaliana è radio ufficiale, c'è anche il primo film in bianco e nero di Pupi Avati, "L'orto americano", tratto dal suo omonimo romanzo. Con questo lungometraggio, il regista ha "avuto modo di fare non film ma di fare cinema; mi ha fatto crescere e rinnamorare del cinema come non era accaduto prima". Il suo sentimento traspare da ogni inquadratura: sono infatti molteplici i riferimenti ad altre opere cinematografiche, in particolar modo ai grandi registi americani degli anni '40.
A ricoprire il ruolo del protagonista è stato Filippo Scotti, giovane attore che nel 2022 aveva interpretato il personaggio principale in “È stata la mano di dio” di Paolo Sorrentino. Ai nostri microfoni, Scotti ha raccontato di ciò che più lo ha colpito di Pupi Avati: dalla prima conversazione nello studio del regista, fino al comportamento di quest’ultimo sul set.
Sinossi: A ridosso della liberazione, un giovane scrittore si innamora al primo sguardo di una ragazza in divisa da ausiliaria dell’esercito americano. Un anno dopo, si ritroverà per caso nella casa accanto a quella della ragazza, in America, dove scoprirà che la giovane è scomparsa. Tornerà quindi in Italia per cercarla e il suo destino si intreccerà con quello di un temuto assassino seriale.
 

Intervista a Pupi Avati e Filippo Scotti (07/09/2024)