#Venezia7805 set 2021

Antonio Banderas: “Gli attori hanno il compito di ravvivare le persone”

Lo dichiara ai microfoni di Radio Italia solomusicaitaliana. L’INTERVISTA

Antonio Banderas è tra i grandi protagonisti di questa 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. L’attore è presente nel film di Mariano Cohn e Gastón Duprat, Competencia Oficial, in gara nella selezione ufficiale. Interpreta il ruolo di un uomo d’affari che vuole assolutamente produrre un film di successo. “Il personaggio non si ispira a me. Se fosse stato così, non avrei accetto la parte”, ha dichiarato ai microfoni di Radio Italia solomusicaitaliana, radio ufficiale della mostra.
(Manola Moslehi) Nel personaggio che interpreti c’è del tuo? Ti assomiglia un po’?
(Antonio Banderas) “In generale, il personaggio non si ispira a me. Se così fosse stato, non avrei accettato la parte. Se fosse stato un qualcosa di biografico, in un contesto come questo, di commedia, con un grande contenuto importante di critica contro certi atteggiamenti della nostra professione, e non solo, non avrei accettato. Alla fine non ci sono stati problemi. Non ho problemi a ridere di me di fronte a una telecamera. Penso che viviamo in tempi in cui ridere può essere quasi illegale. Può essere molto pericoloso, perché ci si scontra contro ciò che è politicamente corretto. Talvolta io stesso mi chiedo: “Stiamo perdendo il senso dell’umorismo?”. L’umorismo ci rende, ancora più del sesso. Gli animali si riproducono, ma non ridono di loro. Far ridere la gente è un problema molto serio nel nostro tempo. In un certo senso, noi (attori), abbiamo questa responsabilità, ovvero di ravvivare le persone”.
(MM) In conferenza stampa hai parlato di narcisismo. Tu hai detto: “Il narcisismo non è necessariamente una cosa brutta. Il narcisismo è in ogni aspetto della vita”. E il film parla anche di questo…
(AB) “Sì, ma ci sono diverse forme di narcisismo. C’è il narcisista che non fa altro che guardarsi allo specchio, che si tocca in continuazione. Si elogia. Fa le pose. Può diventare una malattia. Questo si verifica principalmente nel mondo di internet, dove ci viene detto cosa fare e cosa no. Cosa è puro e cosa no. Non ho incontrato tanti artisti narcisisti. Di base, noi artisti siamo persone insicure, perché siamo di fronte a una telecamera. Ci sentiamo nudi e questo ci da’ una forte insicurezza. Non esiste spazio per il narcisismo. Vogliamo solo uscirne vivi. Ho visto più narcisismo negli scrittori. Mi spiace dire queste cose. Adoro la letteratura, il mondo della letteratura. Ne sono un fruitore. Ho anche una collezione di quadri che amo, ma non ho mai visto così tanti narcisisti nel mondo della recitazione”.
(MM) Antonio grazie. Antonio Banderas per Radio Italia solomusicaitaliana