#ZUCCHERODAY25 mag 2021

Zucchero Day: “L’idea di un album acustico è nata tra i fan sui social”

Da Lunisiana Soul, l’artista svela quali canzoni preferisce in questa nuova veste e ci racconta come ha vissuto gli ultimi mesi tra... piante e animali

A Radio Italia e Il Corriere della Sera è lo Zucchero Day. Nel corso di questa speciale giornata dedicata interamente a Zucchero Sugar Fornaciari, l’artista si è raccontato in una lunga intervista con i nostri Mauro Marino & Manola Moslehi e con il giornalista Andrea Laffranchi: in collegamento da Lunisiana Soul, la sua grandissima tenuta in Toscana, non poteva che partire da “Inacustico D.O.C. & More”, il nuovo album pubblicato pochi giorni fa.
“Inacustico D.O.C. & More” è il tuo primo album in acustico...
Probabilmente, se non ci fosse stata questa situazione, non lo avrei fatto. Quando sei a casa, devi ammazzare il tempo... Così ho cominciato a pubblicare sui social dei video, quando avevo voglia, con la chitarra e con il pianoforte: ho visto una reazione positiva dai fan, l’idea è venuta da loro più che da me. È anche un periodo in cui preferisco sentire musica scarna, minimalista e svuotata da arrangiamenti e produzioni. Sto ascoltando anche molti brani del passato, rifatti in versione acustica. Quando ho dovuto scegliere quali canzoni rifare in acustico, ho pensato ad alcuni brani conosciuti, ma anche a quelli che, per vari motivi, non sono mai diventati singoli. Dal vivo, però, la reazione del pubblico su certi brani era forte, quindi vuol dire che piano piano sono entrati lo stesso nel cuore della gente”.
Quando hai presentato “D.O.C.”, hai detto di esserne quasi geloso: poi è uscita una versione Deluxe e ora una acustica. Questa gelosia è svanita?
All’inizio ero geloso perché sapevo che era un disco diverso da quello che la gente poteva aspettarsi da me. C’erano più elettronica e dei suoni più attuali, ma a me piaceva molto la ricerca che avevo fatto per cambiare il vestito di certi brani, cercando comunque di rimanere me stesso.
C’è qualche canzone che preferisci nella versione acustica rispetto alla versione originale?
Sì! Di ‘D.O.C.’, per esempio, ‘Freedom’ è diventata nella versione acustica un po’ più soul e un po’ più ‘calda’: la canzone era nata un po’ più suonata e la musica era Rag’n’Bone Man; in acustico, invece, l’ho fatta più vicina al mio stile e al mio gusto. Poi ci sono ‘L’amore è nell’aria’, ‘A wonderful world’... Anche ‘Ci si arrende’, suonata in acustico, ha acquistato carisma e spessore.
Non dev’essere stato semplice raccogliere in un album solo alcune delle tue canzoni...
Tra quelle che ho fatto io e quelle ho scritto per altri interpreti, credo che siano più di 250. Ci ho messo un po’ a scegliere i brani, soffrendo un po’ quando ne ho scartati altri. C’è sempre tempo per fare un altro album in acustico tra qualche anno... non si butta niente!
In questo nuovo album ci sono canzoni che non sono stati singoli: magari sono canzoni dalle quali ti aspettavi di più?
Quando si finisce un album, subentrano diversi fattori e c’è un confronto con discografici e manager; così succede che scegli un brano come singolo invece di un altro, per vari motivi. Una volta era molto più facile: ballate che duravano 6 o 7 minuti erano suonate dalle radio. Adesso ci sono nuove regole per cui una canzone, che magari dura tanto o ha un lungo assolo di chitarra, viene ritenuta poco radiofonica. Per questo motivo, quando si sceglie un singolo, bisogna accettare certi compromessi.
Ligabue si è autoproclamato “tossico di live”, perché gli mancano i concerti. Oggi tu penseresti a un concerto in streaming, visto il periodo?
Sì, perché no? L’importante è arrivare al pubblico, anche se ovviamente non è la stessa cosa. Quello che ti arriva dalla gente quando sali su un palco è un’energia che non è dovuta solo all’applauso. Quindi lo streaming va bene, se non si può fare altrimenti.
Laffranchi:  In questo anno te la sei goduta? Come lo hai gestito?
Direi meglio perché, essendo a casa, ho potuto passare le mie giornate con i giardinieri e i contadini, quindi ho dato anche i miei suggerimenti. Ovviamente li ho fatti diventare un po’ matti... Avrò comprato 3 camion di piante nuove, perché sono innamorato di qualsiasi pianta, e le ho fatte mettere giù! Adesso mi sto godendo la fioritura. Poi è nata una bufala per fare la mozzarella e sono circondato da tacchini, galli e oche. C’è anche la maialina Adelmina!

Intervista a Zucchero (Zucchero Day)

C’è un posto in cui hai suonato e in cui ti sei trovato così bene da volerci tornare in vacanza?
Ho passato dei bellissimi momenti a Cuba. Lì è successo qualcosa di molto bello, per la difficoltà di fare un concerto all’Avana: abbiamo dovuto portare dei container dal porto di Genova e ci è voluto un mese per avere tutte le cose che servivano. Ho incontrato un popolo straordinario con una cultura musicale fantastica.