I due artisti, che nella serata delle cover hanno interpretato il grande successo di Zarrillo “Cinque Giorni”, si sono raccontati al Fuori Sanremo Intesa Sanpaolo
Will e Michele Zarrillo, dopo l’esibizione nella serata delle cover con “Cinque Giorni”, sono passati al Fuori Sanremo Intesa Sanpaolo di Radio Italia solomusicaitaliana per raccontare dell’emozione dell’Ariston e dei nuovi progetti musicali in programma. Il primo album di Will, “Manchester”, è già fuori.
Benvenuti! Vi abbiamo accolto con la canzone “Una rosa blu”…
Zarrillo: Ho scritto questo brano nel 1982 e poi nel 1997 l’abbiamo arrangiato di nuovo con dei musicisti e ha fatto quasi un milione di copie in tutto il mondo. Tanti giovani mi mandano cover di questo brano.
Will: Ieri spero di aver reso onore alla musica di Michele.
Zarrillo: Prima stavamo leggendo insieme i commenti sui social. Ho fatto le otto e mezza del mattino per leggere tutto ed ero ipnotizzato dai messaggi,
I giovani amano le tue canzoni e Will lo conferma con la sua scelta di averti a fianco per la serata delle cover!
Will: La risposta è a questo è banale: il pezzo è splendido ed era giusto portare qualcosa per fare cantare tutti, all’Ariston e a casa. Ho giocato facile.
È uscito il tuo primo album, Will: “Manchester”. Come è nato?
Will: Il disco contiene i primi miei tre anni di musica. Parla molto meglio di come posso fare io. Dentro ci sono tutte le cose che voglio raccontare con la musica.
Zarrillo: Sembra un disco internazionale
Will: Infatti non c’è nemmeno una parola italiana in copertina. Mia mamma è di Manchester e ha detto di voler studiare l’italiano per imparare le canzoni di Zarrillo.
Michele, quella di ieri sera è stata la tua tredicesima partecipazione al Festival di Sanremo: un numero impressionante!
Zarrillo: Ho partecipato a 13 Festival! Quasi tutte le canzoni che ho portato a Sanremo sono nell’immaginario collettivo, per fortuna!
Nel 1981 hai partecipato al Festival per la prima volta. Eri quasi coetaneo di Will…
Zarrillo: Avevo 23 anni. Mi ricordo tanto le emozioni di quella volta! Fare passare i giovani nei big non è una novità, dato che quell’anno già si fece. Nel 1981 fu un grande Sanremo condotto da Pippo Baudo e che ha lanciato tanti nomi importanti…
Will: Speriamo di arrivarci a 13 Festival e così in forma…
Nel 1987 hai dovuto ricominciare nelle Nuove Proposte con “La notte dei pensieri”?
Zarrillo: Erano anni diversi con regole diverse. Nel 1982, per esempio, nei giovani c’era Orietta Berti.
Will, dopo l’album ci sarà anche il tour! Sei emozionato?
Will: Sto vivendo un mondo di prime volte!
Tu, invece, Michele, cosa ci racconti sul tuto futuro?
Zarrillo: Uscirò tra qualche mese con un disco di inediti!