La nuova canzone, prodotta da Matteo Cantaluppi, porta la firma dello stesso Paradiso e racconta tutto il fascino dei momenti, dettagli e piccoli gesti che fanno parte della quotidianità: dalla musica di mamma e papà ai biscotti inzuppati nel latte, fino ai discorsi dopo mezzanotte.
Il testo, pieno di nostalgia, promette di far ridere e commuovere allo stesso tempo, grazie anche all'unione tra segni del passato e figure-simbolo che incrociano cultura pop e filosofia, da Alberto Sordi a Kant. Alla fine, il racconto dei “nostri anni” porta a una domanda universale sulla felicità: cos'è che ci fa sentire polvere di stelle?
Ecco un'anticipazione social del nuovo pezzo:
Tommaso Paradiso, al secondo pezzo da solista dopo la separazione dai Thegiornalisti, parla de “I nostri anni” come una sorta di “canzone manifesto”, similmente a ciò che hanno rappresentato “Promiscuità” o “Sold Out” nella sua carriera musicale. L'artista ha spiegato: “È come se ad un certo punto dovessi mettere un punto, tirare le somme, fare una foto che sappia cogliere un passaggio importante della mia vita. E questo è ciò che in effetti rappresenta 'I nostri anni' per me: l'amicizia, l'amore, la mia città, il mio passato e il mio presente”.
Insieme al precedente successo “Non avere paura”, già certificato Disco di Platino, il nuovo singolo sarà contenuto nel prossimo album di Tommaso Paradiso che, al momento, non ha né un titolo né una data d'uscita.