Tiziano Ferro è anche ospite di Mario Volanti per un'intervista con le domande dei fan.
Francesca chiede cos'hai provato quando hai cantato “Almeno tu nell'universo” di Mia Martini a Sanremo? “Lo approfondiremo in un progetto, un documentario che uscirà presto. L'ho provata per un anno con grande emozione, voglia e entusiasmo, l'ho cantata mille volte, poi sono arrivato lì e a metà canzone, durante la standing ovation, ho guardato il soffitto dell'Ariston ricordando proprio Mimì: per la prima volta in 20 anni non sono più riuscito a cantare, c'è stata una sorta di esperienza quasi extra-corporea, per la quale alla fine mi sono bloccato, è stata una cosa della quale non riesco neanche a spiegare la dinamica, non posso neanche giustificarmi dicendo che avevo il mal di gola o non stavo bene. Stavo benissimo, però è bello a 40 anni emozionarsi ancora in maniera incontrollata e incontrollabile”
Alessia vuol sapere: “Come mai hai iniziato ad usare i social più frequentemente? (Noi fan apprezziamo tantissimo!)”. “Perché si cambia, ho iniziato ad usarli nel 2006 quando Myspace sembrava un'oasi, sono stato uno dei primi. Sono rimasto molto deluso perché in realtà non ero pronto al controllo dei trolls, dei bulli e degli haters, ovvero tutte le persone che ti vogliono far male, quindi per tanti anni ho proprio mollato in maniera veramente drastica, poi sono nate più regole, ci sono più filtri, anche Instagram adesso li ha implementati e questa cosa mi rende più sereno. Onestamente adesso per gli haters tolleranza zero, si bloccano, si eliminano e non si guardano, quindi meglio”
Chiara scrive: “Quali sono le differenze tra Italia e Stati Uniti che ti fanno sorridere? (Facci divertire!)”. “Vivo in California, è un mondo a parte, fatto di estremi salutisti, di fissati con il corpo, con lo spirito, con il contatto con la terra e ora naturalmente anche con l'igiene. Ad esempio, io e Victor stiamo cercando casa perché vorremmo comprarne una e in questo momento siamo in affitto: quando vai a vedere le case, molto spesso per motivi di igiene ti chiedono di togliere le scarpe, che secondo me è una cosa orripilante per una serie di motivi; innanzitutto mi sento in imbarazzo, poi mi espone ai germi altrui. La cosa divertente è che, quando questo accade, Victor si rifiuta, prende, torna in macchina e se ne va. Io mi ritrovo a vedere le case da solo, soltanto per curiosità. Spesso sono case appena costruite, quindi neanche case già vissute da altre persone. Questa cosa l'ho vista fare solo in California”
Greta domanda: “Come avete trascorso la quarantena tu e Victor?”. Su Instagram reclamano un vostro duetto! “Sul duetto possiamo soprassedere, ve lo dico! Qui non è finita, c'è una lunga fase 2 molto più restrittiva e limitativa, c'è ancora grande cautela. Per fortuna ho avuto il privilegio di non essere solo ma di stare con la mia famiglia, con i nostri nuovi cani. Per quanto il dolore sia stato il centro di questa quarantena, sono stato tra i fortunati che hanno potuto vivere la quarantena circondato da amore”
Un fan chiede se c'è qualcos'altro che vorresti fare aldilà della musica? “È la prima volta che mi butto in un progetto filo-cinematografico, anche se da autore e parte della produzione artistica. È questo documentario, è su di me, parlare della propria vita è più facile perché puoi controllare l'andamento della storia: non conterrà musica, quindi non è un concerto, non ci sono esibizioni. Ovviamente la musica è presente come tema, ma non è il centro, è la prima volta che lo faccio ed è molto interessante occuparmi di un film”