ACCETTO MIRACOLI. Perché Tiziano Ferro ha scelto come titolo proprio questo? “È stata un'esigenza. È stata la prima canzone che ho scritto, però non riuscivo a comporre la parte musicale, cosa molto rara per me: è una canzone che evidentemente mi procurava un certo grado di scomodità e per me la scomodità è molto creativa. Alla fine di questo disco ho capito che, quando ho scritto il primo brano, ero al principio di un moto rivoluzionario nella mia vita, perché tutto è cambiato: mi sono trasferito in un Paese diverso in un altro Continente e ho iniziato a lavorare per la prima volta con un produttore diverso dopo 18 anni; Timbaland era un mio idolo da quando ero adolescente... e mi sono sposato! È cambiato tutto, per cui volevo intitolare questo disco alla bellezza della vita che sceglie per te a volte: è vero che i miracoli avvengono, però devi essere anche in grado di rimanere aperto alla possibilità di accoglierli”.
GIORDANA ANGI. Com'è nata la collaborazione con la cantante rivelazione di Amici e come prosegue? “Giordana è una delle mie piccole nipotine, l'ho adottata col cuore circa 5 anni fa, sono diventato il suo produttore, abbiamo fatto un singolo e l'ho accompagnata probabilmente da tutte le case discografiche: nessuno la voleva come artista. Questa collaborazione è nata in un disagio che conosco: era una ragazza di 20 anni, che veniva dalla provincia, con quella fame e quell'urgenza. Abbiamo scritto insieme 4 canzoni del disco: quei brani sono nati proprio perché le etichette la rifiutavano; dato che stavo per iniziare a fare un album nuovo, le ho proposto di provare a scrivere e sono usciti fuori questi pezzi. La bellezza di questa unione, che poi l'ha vista spiccare il volo per conto suo, sta proprio in quelle 4 canzoni nate dal dolore e dal fatto che non trovavamo un posto nel mondo. Adesso lei un posto nel mondo ce l'ha, ovviamente lei può contare su di me quando vuole, non ci sono programmi ma le voglio molto bene ed è bello vedere un artista uscire da casa sua e arrivare a tutti”.
JOVANOTTI. Tra i “miracoli” di questo nuovo album c'è il duetto con Jovanotti in Balla per me, dopo il primo contatto per Lo stadio: “Quello con Lorenzo è un duetto miracoloso perché per me lui è un idolo e lo è sempre stato. L'idea che mi accompagnasse in un episodio musicale ha un valore molto più alto: non è solo un duetto, per me è il compimento di un sogno e un'esperienza che porterò dentro di me. Sinceramente non credo ci sia un artista vivente italiano con il quale avrei voluto collaborare di più ed è anche per questo che è l'unico duetto, perché veramente accanto a Lorenzo non ci puoi mettere nessuno, per me è il numero 1. In un momento un po' sbagliato per me e per lui a livello discografico, gli proposi di fare qualcosa sulla canzone Lo Stadio: però lui aveva il disco finito, io in realtà stavo per fare una raccolta; è stato un gesto di entusiasmo che non ha trovato il giusto fuoco ma probabilmente è andata meglio così perché questa canzone era quella giusta”.
VICTOR ALLEN. Quali sono le canzoni di Accetto miracoli che suo marito ama di più? “Ha diversi brani preferiti che variano a seconda della sua capacità di pronunciare in italiano i titoli e i testi. Spesso quando siamo in auto - a lui ovviamente ho dato una copia del master appena realizzato -, Victor accende il motore e parte a cannone una canzone del nuovo disco, come se aumentando il volume la comprensione dell'italiano potesse migliorare: è una cosa molto tenera e bella. Mi fa sorridere perché, nel primo periodo da quando gli ho regalato il cd, la sua canzone preferita era quella d'apertura, 'Vai ad amarti': era convinto fosse un brano molto sexy, in realtà parla di rancore, separazione e rapporti tossici; quindi non ci ha capito assolutamente nulla! Però è bello anche questo... Poi le cose evolvono ma penso che la sua preferita di questo disco in assoluto sia 'In mezzo a questo inverno', anche perché quando l'ha ascoltata la prima volta, era solo piano e voce, lui ha pianto: mi ha colpito molto perché lui non è uno che piange e perché è stato bello vedere quanto una canzone possa attraversare il cuore di una persona anche se non capisce il testo”.
LOS ANGELES. Che ci facevano Tiziano Ferro, Emma Marrone e Tommaso Paradiso insieme in California? “Quando la gente viene a Los Angeles, ormai viene a vedere me: io faccio parte del paesaggio di LA; nelle guide turistiche alla voce 'Cosa c'è da vedere a Los Angeles' appaiono Venice Beach, Walk of Fame, Chinese Theatre e Tiziano Ferro. È bellissimo e molto divertente, è diventato quasi un gioco: appena qualunque cantante viene lì, recupera il mio numero, mi chiama e ci vediamo. A me fa molto piacere perché spesso non ci vediamo in Italia, non c'è tempo e si va di corsa: non avevo mai conosciuto Tommaso e mi ha fatto piacere conoscerlo; è capitato lì proprio nel periodo in cui Emma stava registrando il suo disco. Non conoscevo neanche lei: mi hanno contattato nello stesso momento, loro erano già amici. Abbiamo organizzato una cena che è diventata molto divertente. Quindi ormai io sono l'associazione promozione turistica di Los Angeles: se tu vuoi, io ti organizzo il viaggio e le visite guidate a seconda della persona; non sto scherzando, organizzo un piano di visita sulla base dei gusti. Quando ci si vede all'estero, con alcuni artisti come è successo con Emma e Tommaso, si è un po' più liberi di andare cena e cazzeggiare, ci si sente meno controllati o monitorati; quindi scopri anche delle parti più vere, meno piegate e consegnate al ruolo di artista. Sono contento di conoscerli in America e sono nate delle belle amicizie: voglio molto bene a Emma, Tommaso e alla sua fidanzata Carolina, sono veramente persone spaziali”.