News08 feb 2019

The Zen Circus al Festival di Sanremo 2019: “Siamo l’ossessione di Nek”

Il duetto con Brunori, la musica indipendente e Valeria Marini in prima fila...

Al Festival di Sanremo 2019 di Claudio Baglioni, The Zen Circus duettano con Brunori nella canzone L’amore è una dittatura. Andrea Appino & C. raccontano l’amicizia con Motta e Nek, parlano della musica indipendente degli anni Zero e svelano come Valeria Marini sia “entrata” nella loro esibizione sul palco dell’Ariston.
Ecco la video intervista #atupertu dal Fuori Sanremo by Lancôme con Radio Italia. 

#atupertu con The Zen Circus (Sanremo 2019)

DUETTO. Dario Brunori, cuore del progetto Brunori Sas, una volta ci ha detto con la sua solita ironia: “Non vado a Sanremo, farei sfigurare gli altri artisti…”. Poi cos’è cambiato? “Nulla, anzi è anche peggio”, risponde Ufo, “Gli abbiamo proposto di fare il featuring nel duetto e lui ha risposto: ‘No, vengo solo a condurre’. Dato che Claudio Baglioni ci teneva ad adempiere al suo contratto, abbiamo convinto Dario a rinviare di un po’ la sua decisione e quindi lui, con l’umiltà che lo contraddistingue, ha deciso di abbassarsi al livello di nostro ospite”.
In realtà l’ho chiamato io al telefono”, spiega Appino, “Mi ha risposto sì nell’arco di 20 secondi senza aver sentito il brano. Ci conosciamo da un bel po’, abbiamo condiviso tanto: è una persona intelligentissima ed emotiva, sempre pronto a suonare, è quello che in Toscana chiamiamo ‘il capo’ ma alle prove l’ho visto un po’ emozionato; Sanremo gli ha fatto effetto e questo ha cementificato ancora di più la nostra bellissima amicizia”.
VALERIA MARINI. Cosa c’entra lei con la performance degli Zen Circus? E’ vero che la fissavate in prima fila? “E’ capitato a me”, dice Ufo, “Perché durante la prima esibizione uno si concentra al 100% sul brano, poi si comincia anche a guardare intorno a te: caso ha voluto che davanti a me avessi la ‘Marinona’!”.
Questo capita in ogni concerto”, aggiunge Andrea, “In mezzo a 5mila persone lui ti dice chi c’è, lo sa. Io invece guardo il nulla, quindi non mi rendo conto”. “Ti sei perso un bel vestito della Marini, comunque…” chiosa il bassista.
SANREMO 2019. Motta ci ha detto che la vostra presenza lo tranquillizza e che sia lui sia voi sentite la “responsabilità” di essere al Festival: in che senso? “Ne abbiamo parlato di notte dopo la prima sera, ho fatto le 5 del mattino al telefono con lui, è la prima persona che ho chiamato”, svela Andrea Appino, “La musica indipendente sta avendo un exploit incredibile, non tutti della nostra generazione hanno sorpassato questo ponte di Sanremo: noi siamo molto felici di averlo fatto e ci dispiace anche per alcuni coetanei, c’era una bellissima aria nel gruppo del 2007-2008, soprattutto con il collettivo de La Tempesta. Gli Afterhours e i Marlene Kuntz sono della generazione precedente la nostra, noi siamo nati negli anni 90 ma siamo musicisti degli anni Zero, esplosi con tante band come Tre Allegri Ragazzi Morti, Le Luci della Centrale Elettrica con Vasco Brondi, Il Teatro degli Orrori. Quindi abbiamo una responsabilità come testimoni e latori del nostro pubblico, sul palco non siamo soli: ci sono decine e decine migliaia di ragazzi che è giusto che siano rappresentati”.
AMICI. Nella serata di oggi, venerdì 8 febbraio, arriva anche Manuel Agnelli (Afterhours) per il duetto con Daniele Silvestri & Rancore: riuscirete a vedervi? “Penso di sì, lo incrociamo spesso. Quello che stiamo incrociando di più però è Nek: ormai siamo la sua ossessione, lo incontriamo a tutte le ore, ormai siamo amici, ci dà una grande sicurezza, ci troviamo bene, stiamo bene insieme, è un grande!”.