AL FUORI SANREMO13 feb 2025

The Kolors, "Tu con chi fai l'amore": il brano a cavallo tra passato e presente

"Come dice Vasco, le canzoni vanno beccate al volo, altrimenti svaniscono come i sogni"

Tra gli artisti passati al Fuori Sanremo ai microfoni di Mauro Marino e Francesca Leto, ci sono stati anche i The Kolors, che hanno spiegato il loro approccio creativo e parlato del loro rapporto con Sal Da Vinci, con cui domani duetteranno sulle note della sua "Rossetto e caffè".
Come state?
Bene, solo un po’ stanchini da ieri sera che abbiamo fatto un po’ di giri. L’ultimo piatto di pasta è stato alle 2 di notte. Ieri ho detto “oggi suoniamo presto, quindi andiamo a letto presto” e poi puntualmente non succede e fai le 4 di notte.
Comunque è andata bene
Sì ieri sera è stata la nostra prima grande performance. Siamo capitati in un orario bello ed eravamo belli carichi fin dall’inizio. E poi grazie a Radio Italia solomusicaitaliana che state passando il nostro brano. In realtà Sanremo è tutto un pretesto per passare su Radio Italia. Anche i Duran Duran hanno accettato l'invito di stasera per fare la versione italiana di "Rio" e passare su Radio Italia!
“Tu con chi fai l’amore” ha suoni internazionali: vanno bene visto che siete sempre in giro per l’Europa!
Noi abbiamo la nostra palette di suoni che ci viene naturale da usare: c’è tanto riferimento ai suoni del passato, ma oltre ai gusti e il fatto che siamo cresciuti in una famiglia di musicisti, noi ereditiamo degli strumenti anni ‘70 e ‘80 e quindi le chitarre, i synth riportano a quello. In più abbiamo un approccio contemporaneo, soprattutto nella stesura dei testi.
Anche nella copertina del 45 giri c’è un tocco vintage, che rimanda alla Route 66
Sì, è ispirato a quello. È bello che arrivi un messaggio contemporaneo con reminiscenze del passato. Questa cosa succede in modo super naturale e questo è il nostro obiettivo, anche arrivare nella vita delle persone. Noi siamo felici di aver continuato nel nostro percorso con un obiettivo ben preciso, cioè raccontarci a modo nostro. Ci sono state tendenze, rap, reggaeton, ma non le abbiamo seguite, non saremmo stati credibili.
Poi per i suoni viene tutto molto naturale, perché un po’ come dice Vasco, le canzoni vanno beccate al volo, altrimenti svaniscono come i sogni. È qualcosa che arriva da un’altra dimensione.
Le vostre canzoni sono sempre molto ballate, anche “Tu con chi fai l’amore”
Questo è il nostro obiettivo, noi siamo band funk, quindi vogliamo comunicare quel tipo di leggerezza.
Stash, nel videoclip ufficiale usi un microfono particolare…
Sì, abbiamo usato un microfono vintage. L’ho preferito a quello radio perché dava brillantezza sulle note alte, alla voce. Quando lo provavo in studio ho detto “voglio questo”. È un microfono versatilissimo, fatto per enfatizzare la parte brillante della voce, le frequenze alte e qui volevo che si leggesse ogni singola parola, infatti abbiamo anche tenuto una strofa estesa per questo motivo.
Domani, invece, sarà la serata dei duetti…
Abbiamo preso questa direzione che ci ha portati a contattare Sal Da Vinci. L’abbiamo fatto per due macro ragioni: prima di tutto per la grandezza del brano, è trasversale, lo possono cantare dalla nonna alla nipotina e questo ci ha portato verso di lui. Il secondo motivo è più personale: negli anni ’90, mio papà aveva uno studio di registrazione dove son passati Pino Daniele, Tullio De Piscopo, eccetera, e il primo artista famoso che ho visto lavorare in studio con mio papà fu proprio Sal Da Vinci. Quindi questa è una parte che rendeva tutto più romantico. Siamo anche stati contenti che abbia detto di sì a questa versione più colorata: anche lì si capisce la nostra palette di suoni. Ci tenevamo a declinare la sua canzone con una nostra visione e lui si è prestato. La cosa bella è che si è subito tuffato in questa versione. Quando toccano un tuo brano, fai sempre fatica a tuffarti in un mondo che non è tuo, mentre lui si è proprio lanciato e ha dimostrato di essere grande artista.