Stash, Alex e Dario non vedono l’ora di debuttare a RADIO ITALIA LIVE – IL CONCERTO
Tra gli esordienti di questa edizione di RADIO ITALIA LIVE- IL CONCERTO, ci sono anche loro: i The Kolors. Ai microfoni di Daniela Cappelletti ed Emiliano Picardi, Stash e compagni hanno raccontato il lungo percorso che dai “concerti davanti a quattro persone” li ha portati fino ai grandi palchi internazionali. Dopo l’esibizione in Piazza Duomo, infatti, i The Kolors sono attesi dal primo tour europeo della loro carriera. Ecco la trascrizione della loro intervista andata in onda su Radio Italia solomusicaitaliana!
Benvenuti a RADIO ITALIA LIVE – IL CONCERTO! Come state?
Non abbiamo mai vissuto un momento così bello sia dal punto di vista professionale che da quello umano.
Sappiamo molto bene del vostro successo professionale, da “Italodisco” in poi. Perché anche a livello umano siete così contenti?
Penso che tutto parta dal lato umano che di riflesso va nella professione, qualsiasi essa sia: l’architettura, l’edilizia o nel nostro caso la musica. Vibrare alla stessa frequenza con altre persone è fondamentale: quando siamo in studio di registrazione, non pensiamo alle classifiche e ai numeri ma a quello che più ci piace. Per questo motivo la genuinità della nostra musica arriva alla gente.
Questo è verissimo! Si vede dall’affetto che vi dà la gente in ogni occasione…
Il vero obiettivo di tutto è l’affetto della gente. Senza di loro, senza le foto per strada, senza il pubblico che riempie i nostri concerti, non saremmo niente. Quando parti da realtà microscopiche come noi, dai localini, e arrivi qui a suonare davanti a migliaia di persone, si prova un’emozione inspiegabile. Dopo aver suonato davanti a quattro persone e poi passi a migliaia di persone, le senti tutte in pancia! Così accadrà anche domani sera!
Abbiamo visto che nelle scorse settimane siete tornati in un “localino”…
Sì, abbiamo improvvisato una jam session in un piccolo club a Cracovia: abbiamo iniziato a suonare “Italodisco” e la riconoscevano tutti, anche se eravamo in Polonia!
Ieri avete girato il videoclip del vostro nuovo singolo “Karma”: ci potete dare qualche piccolo spoiler?
Per il video di “Karma” abbiamo fatto una citazione di un famoso format televisivo anni Novanta con il personaggio principale di questo format. Sembrava di essere nel 1992. Abbiamo dato il via a un mini-live in Piazza San Silvestro a Roma.
Dopo RADIO ITALIA LIVE – IL CONCERTO, vi aspetta il tour europeo!
Il palco per una band è l’habitat naturale. Il palco è il vero momento in cui si capisce veramente cosa si vuole fare. Noi ci sguazziamo perché siamo partiti dai palchi piccoli e siamo arrivati fino a qui. La cosa bellissima è esserci riusciti con un percorso tutto italiano. In una fase precedente, stavamo rischiando di scimmiottare le band inglesi, ma poi ci siamo resi conto che la gente crede alle cose sincere e genuine. Aver spopolato anche all’estero grazie a un brano italiano e che si chiama “Italodisco” è stato bellissimo: grazie Radio Italia per averlo passato tanto!
Il vostro successo è così grande che adesso ci sono band che suonano imitando il vostro sound!
Questa è una cosa incredibile, perché è quello che facevano anche noi da piccoli quando imitavamo i nostri idoli! È un’emozione grandissima, un contrasto emotivo interiore perché vorrei dire a queste persone: “Io sono un fan come voi!”
Dobbiamo farvi i complimenti per “Karma”, il vostro nuovo singolo: è una canzone che senti tua anche dopo pochissimi ascolti.
Questo è un grandissimo complimento. Arrivare subito alla gente è un grande traguardo per noi. Noi decliniamo ai giorni nostri le radici degli anni Ottanta, ma per “Karma” abbiamo un po’ osato. Abbiamo deciso di virare in un’altra sfumatura degli anni Ottanta, perché rifare un’altra “Italodisco” o un’altra “Un ragazzo una ragazza” rischiava di essere un po’ stucchevole.