The Kolors e l'inaspettato legame con Lucio Corsi: "È come un cugino"
Il trio ha in programma moltissime date dentro e fuori l'Italia; a tal proposito, Stash, Alex e Dario hanno rivelato le loro città del cuore
I The Kolors, tra il riscontro più che positivo del pubblico dell'Ariston e la scoperta di un legameinaspettato con un altro dei Big in gara, stanno vivendo un Festival di Sanremo all'insegna del divertimento. Ne hanno parlato con Daniela Cappelletti ed Emiliano Picardi.
Non solo con "Tu con chi fai l'amore", ma anche ieri con "Rossetto e caffè", avete fatto ballare tutto l’Ariston
Ieri sera è stato veramente bello. È stata godibile come performance, ci è sembrato che tutto durasse meno.
Avevate già provato a scendere tra la gente?
Non in quel punto e non in tutte le prove. Abbiamo detto “se vediamo che rispondono bene, scendiamo”.
In generale, quest’anno sembra esserci più rilassatezza
Già l’anno scorso ci sembrava di non percepire la competizione della gara; quest’anno ancora meno. Ognuno prende la sua fettina di torta. Seppur sia un contest, lo è solo ai fini televisivi.
È una cosa cambiata negli anni
Fortunatamente! Anche perché la competizione è più vicina allo sport che alla musica.
E poi quest’anno non viene svelata la classifica, ma solo la top 5
È molto più giusto così, perché devono parlare le canzoni e ogni canzone arriva in un modo o nell’altro al pubblico a cui si rivolge.
Ieri gli ascolti sono stati da record
Io lo sapevo! Me lo immaginavo. Con questa parte contemporanea si crea hype pazzesco, quindi ho detto “vedrai che si registra il record”.
Comunque vi state divertendo, anche grazie al co-conduttore Nino Frassica
Sì siamo tranquillissimi e divertitissimi. Penso che Nino Frassica sia la cosa più giusta da sentire prima di salire sul palco. Noi già andiamo sul palco con un approccio molto da party, mettici pure Nino Frassica che spara due o tre battute… Figurati! Non voglio dire cose assurde, ma secondo me è vicino a Totò.
Nelle vostre canzoni parlate di tanti luoghi: Ibiza, Mykonos, Porto Rico, ma qual è la vostra città del cuore? Stash: Se la giocano Montecarlo e Los Angeles. Alex: Los Angeles! Stash: Sono tutte città con le palme, come Sanremo. Però Sanremo… è “troppo Festival”. Abbiamo fatto più concerti qui, però ogni volta che ci siamo tornati si vede troppo il Festival.
E per Dario, qual è la città del cuore? Dario: Varsavia! Stash: È bellissima, ci torniamo per quattro concerti: continuiamo con il tour europeo, con la parte più Rock. Saremo a Londra, Berlino, Zurigo e in tante altre città. (Quie quitutte le date)
In Polonia avete avuto un successo incredibile
Per la prima volta c’erano i fan all’aeroporto!
Nel tempo di qualche anno avete fatto un grande percorso e ora siete una band riconoscibilissima
Questo per una band è il complimento più bello: essere riconoscibili a livello sonoro. Quindi grazie, noi non ce ne rendiamo conto.
Ci fare un bilancio di Sanremo? Cosa avete scoperto di nuovo?
Abbiamo tanti amici in questo cast, con cui abbiamo anche collaborato. È stata una settimana intensa, in totale avremo quello che normalmente dormiamo in giornata. A livello di scoperte, direi Lucio Corsi. Prima di ascoltare il pezzo ci ha detto di essere venuto a vederci live. Ecco lui è stato la scoperta a livello umano. Poi somiglia tantissimo a Silvia, mia cugina e di Alex, e in più Lucio è di Grosseto e questa cugina pure e abbiamo scoperto che sono cresciuti insieme. Quindi Lucio lo viviamo proprio come un cugino.