Paola & Chiara hanno stupito Sanremo ancora una volta con il look e l’outfit, dagli abiti pieni di paillettes della collezione Dolce&Gabbana del 2007 ai volti super glitterati, il cosiddetto incarnato sparkling: “L’ispirazione è stata la DiscoBall, volevamo ricreare un’atmosfera un po’ Studio 54 e un po’ Euphoria, la serie tv”, spiega Paola, “per farlo sul palco ci siamo riempite di glitter! In realtà l’idea è stata attuata nel videoclip che è già uscito e che avete anche voi in rotazione su Radio Italia Tv. Poi abbiamo pensato di portare la magia del glitter sul palco di Sanremo”.
Le sorelle Iezzi hanno accompagnato la canzone “Furore” anche con una coreografia di loro gesti e passi, oltre che con il canto: “Qualcuno ha detto che potrebbe essere uno spettacolo giusto per l’Eurovision Song Contest…”, ammette Chiara, “La coreografia è nata dal lavoro di Luca Tommassini, un grande coreografo con il quale abbiamo fatto la maggior parte delle nostre coreografie, le più conosciute, da ‘Festival’ a ‘Vamos a bailar’: è stato bellissimo poter esprimere il brano con questo genere di coreografia e con quell’energia, con molto pathos. E’ anche un po’ euforica, se vuoi, quindi rappresenta molto bene ‘Furore’”.
Immaginano i loro prossimi concerti con il corpo di ballo come nell’esibizione di Sanremo 2023? “Sì, immaginiamo così anche i concerti che faremo il 27 aprile all’Atlantico di Roma, il 13 maggio, già tutto esaurito, e il 14 al Fabrique di Milano”, ricorda Paola Iezzi, “Non abbiamo ancora avuto modo di metterci a lavorare sulla scaletta, anzi chiederemo consiglio ai nostri fan tramite social per aiutarci a comporre la scaletta perché sono tanti anni di canzoni e quindi dobbiamo fare una scelta accurata. Però certo, quando chiudiamo gli occhi e immaginiamo i nostri concerti, abbiamo sempre fatto live con i ballerini, divertendoci e animando la gente, quindi sicuramente la vediamo in quella direzione”.
Gianni Morandi le ha presentate come “le sorelle più famose del pop italiano”: “Navighiamo a vista, è il modo migliore per crearci meno aspettative e meno pressione possibile”, dichiara Chiara Iezzi, “Ci siamo decise dopo una pausa durata dieci anni, in modo molto organico e anche surreale, perché è accaduto tutto un po’ velocemente: forse erano i tempi giusti, forse è perché sono ritornate certe sonorità, quindi questo è il momento di riviversi la magia del revival e anche la necessità di avere un po’ di divertimento dopo tutto questo periodo così strano che abbiamo passato tutti quanti. Il mondo oggi è un po’ imprevedibile, rimaniamo aperte e flessibili a quello che accade, ci facciamo trasportare soprattutto dall’entusiasmo della gente, perché se siamo qui è grazie a loro, grazie ad Amadeus che ci ha scelto nel cast: non era così scontato, non pensavamo di esserci e invece siamo qua”.