INTERVISTA11 feb 2023

Sanremo, Gianluca Grignani: “Arisa, grande artista, come Whitney Houston”

“Ma è single?”, scherza l’artista. Le melanzane con Vessicchio dopo la serata cover, la standing ovation e il problema dell’ascolto all’Ariston

Gianluca Grignani, a Sanremo 2023 con “Quando ti manca il fiato”, ha duettato con Arisa in “Destinazione Paradiso” nella serata cover - “Ma è single?” -, ha mangiato le melanzane con Vessicchio subito dopo e oggi è ospite di Radio Italia solomusicaitaliana: la gestione di successi e insuccessi, la cassetta di Battisti nell’auto del padre, la standing ovation e il problema dell’ascolto all’Ariston. Ecco l’intervista in diretta dal Fuori Sanremo Intesa SanPaolo con Marco Falivelli e Ilaria Cappelluti. 
Che rapporto hai con la radio?
Radio Italia è un posto dove praticamente sono cresciuto, è una delle poche radio che mi conoscono così. La radio ha fatto crescere la mia musica, per me la radio è come la musicassetta di Lucio Battisti che mio padre aveva in macchina
Nella serata cover vi siete riuniti tu, Arisa, i direttori d’orchestra Melozzi e Vessicchio
Dopo Sanremo ci siamo ritrovati quasi tutti a mangiare le melanzane con Vessicchio. Lui è un’istituzione, Vessicchio è Sanremo, tra noi due c’è un rispetto reciproco. Con Melozzi ci ho anche firmato un pezzo: si mette tra me e la mia musica rompendo le scatole, è perfetto
Sei stato travolto da un affetto incredibile
Bisogna saper gestire il successo e l’insuccesso, posso solo ringraziare. La standing ovation degli spettatori? Però li ho fatti alzare io!
Nella serata cover hai cantato “Destinazione Paradiso” con Arisa 
Ci siamo accorti che la facciamo sempre diversa… Non l’abbiamo provata molto, peccato che Arisa sia fidanzata… O no? Non so… Scherzo. Comunque ogni tanto si butta giù da sola, però non ce n’è, è una grande artista, come Whitney Houston, è una donna dalle risorse incredibili, dalle grandi capacità artistiche
Non sei di certo nuovo al Festival
Sanremo continua a cambiare, si evolve, è strano. Il problema dell’Ariston per me è sempre l’ascolto, magari è una cosa mia personale