IL FESTIVAL DEI RECORD05 feb 2022

Sanremo 2022, la serata finale: Amadeus, Sabrina Ferilli e Marco Mengoni

Amadeus racconta il grande ultimo giorno: Sabrina Ferilli è la co-conduttrice, Marco Mengoni è il super ospite. Atteso Fiorello. Ci sarà l'omaggio a Raffaella Carrà

Amadeus racconta il grande ultimo giorno del Festival di Sanremo 2022 dei record: Sabrina Ferilli è la co-conduttrice - scoppiettante e suggerita dal figlio di Ama Josè -, Marco Mengoni è il super ospite (con un tributo a Lucio Dalla?), Fiorello potrebbe riapparire e arriva l'omaggio a Raffaella Carrà. Nella conferenza stampa dal Casinò si parla anche di Jovanotti, tra i protagonisti di ieri, e del regolamento delle cover.
SERATA FINALE. I 25 Big si esibiranno con tutte le canzoni in gara, fino all'annuncio del vincitore della 72esima edizione. Stavolta ci sarà solo il televoto e la classifica sarà il risultato delle somme delle serate precedenti: i primi tre saranno finalisti e vedranno i propri voti azzerati per l'ultima votazione decisiva equamente divisa tra pubblico, sala stampa e Demoscopica 1000. Ci saranno l'orchestra della guardia di finanza, Rovazzi e Orietta Berti all'Ariston, l'omaggio a Raffaella Carrà tramite il musical "Ballo ballo" (con il coordinamento artistico del regista Sergio Japino, già al fianco dell'indimenticata icona, che sarà seduto in prima fila). Mahmood sta bene, dopo la congestione di ieri.
AMADEUS. "Sono più felice di quanto avrei immaginato nei miei sogni che sono sempre molto grandi perché non mi costano niente, è stata una serata indimenticabile", dichiara il conduttore, "Amo Sabrina Ferilli, ironica, simpatica e divertente, piace a tutti come questo Festival. A suggerirmi lei è stata mio figlio Josè, 'me lo chiedono anche i miei compagni di classe' mi ha detto, 'perché lei dice le parolacce che usiamo anche noi'", scherzano.
SABRINA FERILLI. Per la grande attrice romana è la terza presenza all’Ariston dopo l'esordio come co-conduttrice di Pippo Baudo nel 1996 e la seconda apparizione come ospite nel 2002: "Gli ascolti? Stasera non si farà un c...", esclama in romanesco la diva, "Faremo le tre di notte, penso, approfitterò di qualche snack e popcorn dietro le quinte... Sono contenta di rivedere persone con cui ho iniziato la carriera trent'anni fa. Ama mi ha chiamato ai primi di gennaio e ho detto subito sì. Non ho mai sofferto di cervicale ma ora gli anni vanno avanti e durante le feste di Natale è successo: ho vissuto 7-8 giorni come un drogato a causa dei farmaci. Dopo la telefonata del mio agente Lucio Presta, mi è sorto il dubbio di aver immaginato tutto! Le donne mi sono piaciute tutte, sono fan di Ornella Muti. Stasera farò una conversazione con lui, gli farò delle domande: ad alcune penso che non sarà rispondere".
"Ama ha il pregio di metterti a tuo agio, sa accogliere: è un valore non solo aggiunto ma unico. Ha anche questo nome strano che sembra preso dal latino", dice la Ferilli straripante, "Gli avevo proposto di spogliarci e fare un trenino ma l'idea non è passata, ha detto subito di no, anche al ballo e al canto. Dei Festival indietro 'Maledetta primavera' di Loretta Goggi è stata la colonna sonora dei miei amori e dell'adolescenza. Sanremo è patrimonio nazionale, mi dà fastidio quando l'attaccano. Condurlo? No, rimango nel mio, voglio fare l'attrice, accanto ad Ama come una divagazione al tema, questo mi piace. Condurre con Maria De Filippi all'Ariston? Posso solo affiancare. Non apprezzo la confusione di questo periodo, la trovo pericolosa, sembra che chiunque possa fare ogni cosa. Ma come sta Gianni Morandi? L'avete fatto esibire alle due di notte, già muoveva meno la mano...".
REGOLAMENTO. La partecipazione di Jovanotti come guest star, secondo la dirigenza Rai, non ha influenzato i voti del duetto in gara di due ore prima con Gianni Morandi, nel medley che poi ha vinto: "Anche senza il ritorno in scena di Lorenzo, quella performance sarebbe entrato nella storia, era un condensato di arte" spiega il direttore di Rai1 Stefano Coletta. "Ogni cantante in gara è libero di portare chi vuole sul palco e d'interpretare qualsiasi pezzo. Lo stesso vale per l'ospite, può essere annunciato o aggiunto all'ultimo momento, è un diritto", aggiunge Amadeus, "Non sapevo che Jovanotti ci sarebbe stato, l'ho scoperto 24 ore fa, lui e Morandi l'hanno deciso all'ultimo".
"Da tempo speravo che Lorenzo venisse al Festival", continua Ama, "La gara va rispettata, ma lui non è venuto a fare promozione, gli ho chiesto di starmi vicino perché volevo questa fotografia con lui. Jovanotti ha accettato e ha voluto leggere una poesia: è venuto per amicizia e non ha percepito un euro, si è fermato solo perché un amico gliel'ho chiesto. Ho voluto io il video di Jova Beach Party, è un messaggio di speranza per la riapertura delle discoteche. Non mi appartiene avvantaggiare o svantaggiare nessuno: la gente sa chi votare a prescindere da ciò che vede, è estremamente intelligente, non vede sempre il marcio. Non è scorretto decidere di fare un proprio brano: per me è stato interessante vedere Morandi interpretare se stesso e Jovanotti, uno ha cantato i pezzi dell'altro, sono cover anche quelle. Rettore avrebbe potuto cantare il 'Kobra', Ranieri invece 'Perdere l'amore'. Volete cercare il pelo nell'uovo", replica il conduttore alle domande della stampa, "Mahmood e Blanco ad esempio hanno lodato la performance di Jova e Gianni, c'era solo la volontà di fare qualcosa di bello".
ASCOLTI E SOCIAL. La puntata di ieri, venerdì 4 febbraio 2022, è stata "da manuale": ha registrato complessivamente la cifra record di 11 milioni e 378 mila spettatori, con share del 60,6%. Per trovare ascolti superiori nella quarta serata della kermesse, bisogna tornare al 1995. Il picco di ascolti si è avuto con Amadeus che legge la lettera di Achille Lauro a Loredana Bertè, il picco di share arriva con Jovanotti che racconta la passione di Ama per la pittura. Confermata sia la prevalenza del target dei laureati sia l'attenzione nella fascia 15-24 anni. Circa 24,5 milioni le interazioni sui social, oltre ogni primato.
"Questa meraviglia non sarà più ripetibile, ho pensato", confessa Coletta, "Il Festival ha capito che alle persone serviva vivere un'esperienza collettiva liberatoria di libertà e verità, sono state cinque sere davvero uniche di musica ma anche del racconto del nostro Paese, delle nostre radici tramite i brani della nostra storia, contro i pregiudizi, senza pregiudizi, anche tramite la satira. La semplicità e autenticità di Amadeus, che ha raggiunto una maturità artistica, arrivano al cuore di chi è casa".