“La mia felicità”, in collaborazione con Eros Ramazzotti, è il singolo che ha segnato il ritorno di Rovazzi dopo 2 anni: per il suo video, Fabio ha girato tante location, per mesi di lavoro tra l’Italia e gli Stati Uniti: “È stata l’occasione per tornare a viaggiare, vedere tanti posti e ritornare nel ‘mood’ lavorativo”, ci ha raccontato. “Mi mancava ritornare sul set, è stata una bellissima esperienza di felicità, appunto”.
Al fianco di Fabio, nel videoclip, c’è uno strano pupazzo di nome Dru: “È il co-protagonista è una creatura che abita al centro della Terra”, ha spiegato Rovazzi. Ma dove si trova adesso Dru? “È a casa mia, su un mobile, fermo, con la bocca aperta. Vedremo di trovare qualcosa da fargli fare, perché comunque canta benissimo!”.
Come tutti i suoi precedenti video, Fabio Rovazzi ha diretto, scritto e montato anche quello de “La mia felicità”. Eppure c’è qualcosa che ancora lui non sa fare: “Delegare!”, ha confidato ai nostri microfoni. “È un aspetto che mi manca e che mi piacerebbe sviluppare, perché è un po’ pesante avere in mano tutte queste cose… Speriamo, prima o poi, di riuscire a delegare qualcosa”.
Tra le passioni dell’artista, da sempre c’è quella per i videogiochi, tanto da portare nell’ultimo video anche il personaggio che “Call of Duty” ha dedicato a lui: “È uno dei miei videogiochi preferiti da sempre, un ‘chiodo fisso’ della mia serata standard a casa”, ha spiegato. Potete vedere le immagini del suo avatar nella video-intervista qui sotto.
“Entrare all’interno di questo videogioco è stata un’emozione fortissima e un onore incredibile, soprattutto in un periodo di quarantena dove i videogiochi sono stati un po’ il porto sicuro per stare con gli amici e passare le serate", ha aggiunto Fabio a proposito. "Se devo dare un consiglio a livello videoludico, sicuramente ‘Call of Duty’ è al primo posto”.
Nell’estate di Fabio Rovazzi, c’è stata anche la finale degli Europei: il giovane artista era allo stadio di Wembley, in occasione di Italia-Inghilterra, in mezzo però a tantissimi tifosi inglesi. “Ovviamente non potevamo esultare: se l’avessimo fatto, in questo momento non sarei qui a parlarne con voi. È veramente una sensazione orribile”, ha ricordato Fabio tornando a poche settimane fa, quando era sugli spalti insieme al suo avvocato. Eppure, un modo per tifare gli Azzurri senza essere scoperti dagli hooligans inglesi, alla fine c’era: “Abbiamo capito che si poteva esultare semplicemente non mostrando all’esterno della mascherina nessun tipo di emozione, ma urlando tutto dentro alla mascherina e restando immobili”. Tutto, per fortuna, si è risolto con il trionfo della nostra Nazionale: “È stato straordinario”, ha detto infine #atupertu con Radio Italia solomusicaitaliana. “Lo stadio fortunatamente si è svuotato in un nanosecondo dopo la parata di Gigio Donnarumma e abbiamo urlato al mondo”.
In occasione del Fabio Rovazzi Day, l’artista è venuto a trovarci al VOI Tanka Village di Villasimius, dove ha ricevuto proprio una maglietta della Nazionale Italiana, personalizzata per lui, in regalo da Radio Italia solomusicaitaliana, media partner ufficiale degli Azzurri. Fabio, però, non sa ancora cosa farà quando ripartirà dalla Sardegna tra pochi giorni insieme alla sua fidanzata: “Al momento, non ho programmato nulla con Karen, più che altro perché ho un sacco di impegni e non riesco a capire quando sono libero. Vi terrò aggiornati su Instagram, sui social scoprirete cosa faremo”.