“Radio Vega” è il risultato di un lavoro collettivo, capitanato da Rose Villain e da suo marito e produttore Sixpm, ma a cui hanno partecipato tanti altri autori, producer e musicisti. Per questo motivo, di fronte ai giornalisti, i primi a metterci la faccia sono stati proprio alcuni dei collaboratori del progetto. Da Okgiorgio a Davide Rossi, già direttore d’orchestra allo scorso Festival di Sanremo, tutti sono d’accordo: Rose Villain ama sperimentare, è aperta a ogni novità che può arricchire la sua musica e non si tira indietro di fronte alle sfide, anche al costo di mettere le mani su pezzi già chiusi o spaziare tra generi diversi.
“Rose ha questi periodi in cui si innamora di artisti e di collaboratori”, conferma Sixpm, ricordando quella mattina a New York in cui, dopo essersi svegliata alle 5, per la cantante è diventato tutto improvvisamente chiaro. “Un giorno l’ho trovata con la chitarra in mano, sul divano. Mi ha detto: ‘So tutto. Radio Vega. So cosa fare”, racconta ancora il marito producer. Così, in una mattina autunnale, è nato il pensiero di Vega, la stella più splendente della costellazione della Lira, ma anche del mito di Orfeo e Euridice che ha ispirato il disco: “Quel mito è la storia d’amore più triste. A me piacciono gli amori struggenti, difficili. In realtà, l’idea era che fossi io Orfeo. Tutto era già scritto su un foglio”, spiega Rose Villain.
Traccia dopo traccia, quindi, “Radio Vega” ha preso forma, dando seguito a "Radio Gotham" e "Radio Sakura": “Questa trilogia, anche se all’inizio non era pensata così, rappresenta la mia metamorfosi. Dentro c’è un po’ tutto, le fatiche, gli amori finiti male, i litigi, la rivalsa”. Se il brano di Sanremo “Fuorilegge” è nato in realtà due anni fa, “Millionaire”, secondo pezzo del disco, è ad esempio la risposta in chiave trap a tutti quelli che non credevano in Rose: “Le porte in faccia mi sono servite per fare le cose sempre meglio. Tante persone sono intimidite da chi è ambizioso, se è una donne forse ancora di più. Da piccolina, ho avuto un ragazzo che mi diceva: ‘Non ce la farai mai. Non sei abbastanza brava, i tuoi sono solo sogni’. Che goduria, adesso si starà mangiando le mani!”
In questo processo di crescita, Rose Villain non si è mai risparmiata, collaborando con artisti che ha scoperto in prima persona e altri che, nel tempo, sono diventati amici e ritroviamo nella tracklist di “Radio Vega”: Chiello, che lei stima tantissimo e ha portato anche nella serata delle cover di Sanremo, e Geolier, per lei un “poeta incredibile” e “uno dei pochi casi in cui la persona è ancora più grande dell’artista”, al punto da convincere Rose a cantare in napoletano (su sua stretta supervisione). E ancora, ci sono altri amici di cui la cantante si proclama “fan sfegatata”: innanzitutto, Fabri Fibra (“il mio brontolone preferito”), poi Lazza e infine Guè, con cui Rose conferma di avere in programma un joint album per il 2026. “Abbiamo così tante idee che è la cosa migliore da fare”, anticipa già.
Al momento, però, il focus è tutto su “Radio Vega”, un “diario aperto” in cui far parlare semplicemente le canzoni: “Per me, la musica dev’essere sempre al centro. Fare pop vuol dire arrivare a più persone possibile, e il pop delle donne oggi è sottovalutato”. Per questo motivo, Rose Villain non gradisce quando viene messa in dubbio la sua identità artistica: “Voglio riportare l’attenzione sul fatto che sono un’artista. Io scrivo le mie canzoni e amo la mia musica”.
Anche in quanto donna, Rose Villain ha scelto la via della musica per affrontare argomenti più delicati, su tutti l’accettazione del proprio corpo, in grado di unire le persone del suo stesso genere: “I social hanno settato standard di bellezza e di vita irraggiungibili. Sono felice di parlare delle mie insicurezze, anche fisiche. Gli uomini dovrebbero aiutarci, capire che quegli standard sono irrealistici e guardare le donne per ciò che dicono e pensano, senza mettere il lato estetico prima di tutto”. La sua storia, infatti, è piena di commenti sulla sua bellezza e sul suo aspetto: “Ma io sono un’artista. Sono libera di mostrarmi libera e sexy quando mi pare, ma questo non deve sminuirmi in quello che faccio. Quindi continuerò a essere sexy, ma anche a fare musica”, replica lei molto chiaramente.
A proposito di fare musica, Rose Villain ha già un programma ben definito, dopo la pubblicazione di “Radio Vega”, venerdì 14 marzo. Innanzitutto, i firmacopie in giro per l’Italia; poi, un nuovissimo tour estivo in partenza il 29 giugno da Trento, che attraverserà i festival italiani fino alla fine di agosto. I nuovi biglietti saranno disponibili dalle 11.00 di domani, mercoledì 12 marzo. Sarà il riscaldamento per il grande appuntamento, tra settembre e ottobre, con il primo tour nei palasport della sua carriera: “Sto affinando la scenografia, voglio fare qualcosa che emozioni soprattutto me sul palco”.
E chissà che, nel mentre, non arrivi anche un libro firmato Rose Villain: “C’è qualcosa in corso… Amo raccontare storie, ma non so se mi piacerà mai abbastanza”, svela. Per apprezzare la sua scrittura, comunque, basterà acquistare “Radio Vega”, tra pochi giorni: anche questo progetto, infatti, sarà accompagnato da un libretto con le poesie scritte dall’artista nell’ultimo periodo.