INTERVISTA DAL VOI Tanka Village30 lug 2025

Rocco Hunt: “Se ho un dubbio sul napoletano chiamo Gigi D’Alessio”

Il cantante, protagonista dell’ultimo RADIO ITALIA LIVE ESTATE, ha raccontato dell'amicizia con Geolier, della collaborazione con Noemi, del concerto alla Reggia di Caserta, della sua forma fisica, della sua famiglia e di tanto altro ancora

Rocco Hunt è venuto, “in tenuta da mare”, a trovare i nostri Daniela Cappelletti ed Emiliano Picardi al VOI Tanka Village di Villasimius, in Sardegna, dove si esibirà per l’ultimo RADIO ITALIA LIVE ESTATE del 2025. Il cantante ha parlato di tutto e di più: dalla forma fisica, alla famiglia, passando per l’amicizia con Geolier e per il prossimo concerto alla Reggia di Caserta. Ha anche svelato che, quando ha un dubbio sul dialetto napoletano, chiama Gigi D’Alessio. "Mi dice: ‘Devi chiamare me. Sono io il massimo esperto di dialetto in napoletano’”, ha detto ai nostri microfoni. 
Rocco Hunt, hai una forma smagliante. Non so se hai seguito gli ultimi gossip che parlano del corpo pazzesco di Stefano Accorsi. Che routine hai tu? Alle 8.50 di questa mattina ero già operativo in palestra. Faccio circuiti. Correvo anche in passato. Ho fatto la maratona, ma poi qualcuno mi ha preso d’occhio [gli ha fatto il malocchio, ndr] e… mi è venuta la pubalgia. Quindi, ora, sto risolvendo questa cosa, stando fermo”.
Sei nato in un posto di mare come quello in cui ci troviamo ora. Quindi l’acqua è il tuo elemento? Io sono nato nell’entroterra. La mia famiglia è montanara. Negli ultimi anni ho iniziato ad apprezzare il mare. Ho scritto le mie canzoni più belle al mare. Il mare mi ha sempre ispirato. Quindi, ho tutti gli elementi della mia Terra”.
Siamo in Sardegna. Ti ricordi qualche estate in particolare in questa regione meravigliosa?No, purtroppo, non mi è mai capitato di venirci. Con la mia famiglia andavamo al lido vicino. Sto viaggiando, ora, anche per mio figlio. La Sardegna è però uno dei posti più belli d’Italia. Ed è un regalo incredibile poter staccare per 3 giorni in questa estate di concerti”.
Hai fatto una delle hit più belle dell’estate con Noemi, che si intitola “Oh ma”. Siete due persone molto veraci, molto rappresentative dei posti da cui venite. Come è nata la vostra collaborazione?È da anni che ci conosciamo. Negli anni precedenti ci eravamo già detti di fare qualcosa insieme. Tra una prova e l’altra di Sanremo ce lo siamo ricordati. Quindi, mi è arrivata questa base. Con Federica Abbate, Jacopo Angelo Ettorre siamo andati in studio e abbiamo sviluppato il testo. Poi, ho chiamato Noemi e ci abbiamo lavorato insieme. Il primo ascolto è avvenuto all’inizio di giugno. Il singolo è uscito alla fine di giugno”.
Hai anche chiesto a Noemi di cantare in napoletano e l’ha fatto benissimo...Sì, è stata brava. A volte, anche io, quando scrivo una canzone in napoletano e ho un dubbio su una parola, chiamo un amico giornalista e Gigi D’Alessio che mi dice: ‘Devi chiamare me. Sono io il massimo esperto di dialetto in napoletano’”.
A proposito di Gigi d’Alessio, lui dice di essere stato il primo a essere stato censurato al Festival di Sanremo. Anche tu hai avuto lo stesso trattamento… Gigi D’Alessio è stato il caso più eclatante di censura, con una sola parola in napoletano. Io nel 2014 mi sono presentato con una canzone totalmente in napoletano e ho vinto. Io, ma anche Clementino, abbiamo lottato per emancipare la nostra cultura”.
La lingua napoletana finalmente ha trovato un riscatto. Perché proprio in questi anni?Tanto lo si deve alla cultura, ai film, al momento positivo della città e del calcio. Penso che tutto questo abbia giovato a tutta la regione. C’è stato un lavoro collettivo. Adesso c’è una controcultura molto forte, testimoniata dai numeri”.
Sei stato ospite di Geolier. Non è la prima volta che Emanuele dice di essere in debito con te. Come ti fa sentire essere considerato l’apripista di questa nuova scena?Emanuele non ha nessun debito. Lui dice che sono stato il primo rapper ad averlo fatto entrare in casa. Mostra sempre questa foto, dove lui era piccolo e aveva davanti una torta con la mia faccia. Io ho visto nei suoi occhi una luce, una purezza, prima che gli altri si accorgessero. E ce l’ha ancora, quella luce, quella purezza. Lui dà un esempio di rivalsa. Attraverso la sua storia e la mia dimostriamo che anche chi non ha mezzi può farcela. Mi ha fatto emozionare salire sul palco con lui, in un suo momento grandioso, all'Ippodromo di Agnano (Napoli). Ci siamo sentiti dopo e mi ha detto di aver visto la mia emozione nei miei occhi. È stato un momento di vera amicizia. In questo mondo molto competitivo ci sono pochi amici e lui è tra questi”.
Sei in giro questa estate. Poi, l’11 settembre ci sarà la chiusura alla Reggia di Caserta...Sì, il tour estivo si concluderà con la Reggia. È un concerto-evento e lo sto preparando nei minimi dettagli. Do un messaggio importantissimo io che sono partito dai quartieri per arrivare lì, in quel posto magnifico, conosciuto in tutto il mondo”.
Hai questo bisogno di avere un contatto con la tua gente… Io mi sento uno del popolo. La mia famiglia è umile. Io non voglio perdere il contatto con gli altri. Non voglio dimenticare le mie radici. Mio padre e mio nonno, che va ad aiutare nel mercato rionale di frutta, mi hanno trasmesso dei valori legati al lavoro che sto cercando di passare a mio figlio Giovanni. Un albero senza radici non sta in piedi”.
Se non avessi fatto il percorso che hai fatto, cosa avresti fatto?Da ragazzo aiutavo in una pescheria di famiglia, quindi avrei continuato. Non mi dispiaceva”.
I tre consigli di Rocco Hunt per riconoscere un buon pesce... Bisogna guarda l’occhio, il corpo, tipo le squame devono essere lucide, e mai comprare un pesce senza la testa”.
Rocco Hunt sarà protagonista dell’ultimo RADIO ITALIA LIVE ESTATE del 2025, che andrà in onda venerdì 1 agosto alle ore 21.00 su Radio Italia solomusicaitaliana.