“Vene e vvà” e “Tengo vogl 'e sunnà” aprono il concerto, accompagnati dai videoclip trasmessi su tre maxi-schermi. Insieme a Rocco ci sono Raffaele Zoa, sua spalla rap, Valerio Nazo alla console e la corista Emanuela Manca. Poi arriva “Signor Hunt”, con la voce di Maccio Capatonda e il pubblico inizia a scaldarsi: “Non ti puoi mascherare dietro un vestito elegante, se sei ignorante dentro vivi nel tuo mondo apparte”. “È il mio primo concerto ufficiale a Milano e sono contentissimo di condividerlo con voi”, il rapper saluta così il suo pubblico, lanciando un invito: “Questa sera facciamo cadere i Magazzini Generali!”. I fan iniziano a battere le mani a tempo perché è il turno di “Se mi chiami”, secondo singolo estratto dall'album “Signor Hunt” e inciso in duetto con Neffa. Con “Ci sono cose che non finiscono mai, le cose belle restano” Hunt introduce “Tutto resta” e, dopo il verso “Lo sai ciò che trascuri non ritornerà”, aggiunge “E io non vi trascurerò mai”. “Ci sono storie che non finiscono mai, come quelle di Silvia e Luca (i protagonisti di “Silvia lo sai” di Luca Carboni ndr), di Anna e Marco (cantati da Lucio Dalla ndr) ma stasera c'è 'Qualcosa di strano'”. Dopo “Qualcosa di strano”, un breve omaggio a Bob Marley con alcune note di "Jammin'" ed è il turno di “Capocannonieri”, il brano cantato con Clementino contenuto nel primo album ufficiale di Rocco “Poeta Urbano”.
Raffaele Zoa incita e scalda il pubblico perché ora tocca a “Tu vuò fa' l'americano”, il bano di Renato Carosone che Hunt ha reinterpretato al Festival di Sanremo durante la serata cover. Si balla e si salta mentre fasci di luce inondano la platea: la temperatura si alza e i Magazzini iniziano a “spaccarsi”. Con “Na stanza nostra” si tocca il momento intimo dedicato a tutte le coppie e poi si torna al rap puro di “Non parlarmi”. Rocco e la band lasciano il palco, il tempo per un cambio di maglietta, e fa il suo ingresso Emiliano Pepe con il “momento pianoforte” che introduce “Senza Chances”, seguito da “Ninna nanna, ninna oh”: Hunt, eccezionalmente canta con l'asta. Un'altra canzone per gli innamorati, “O' posto mio”, e ai Magazzini è già estate con “Sto bene così”: “Questa sera portiamo un'anteprima delle vacanze. Perché andare ai Caraibi quando abbiamo certe bellezze in Italia? Al Sud ci sono delle meraviglie, anche se purtroppo non sempre vengono valorizzate”, dichiara il rapper. Il pezzo successivo è “O' reggae de guagliune” dedicato “ai ragazzi delle periferie che ogni giorno lottano con un sistema che non dà spazio a noi che veniamo da zero e ci andiamo a prendere le cose con i denti” e poi arriva “O' mar 'e o' sole”, “due cose che non ci sono a Milano”; è un altro featuring Clementino, che il 6 maggio sarà ospite di Rocco alla Casa della Musica di Napoli. “C'è un pubblico variegato e io sento una grande responsabilità. A volte la gente si dimentica che sono solo un ragazzo di 21 anni che sta seguendo un sogno”, così il rapper introduce un freestyle dei suoi.
Un altro momento intimo per “tutte le ragazze che hanno sofferto per colpa di noi uomini, a tutte le 'stelle cadenti' perché possano tornare a splendere”. E suoi versi “Nulla da dire, senza nulla da dire” sale sul palco Annalisa, con la sua voce d'usignolo e duetta con il rapper; si tengono per mano e così si tocca uno dei momenti più emozionanti della serata. Il 17 maggio Annalisa sarà al Teatro Nazionale di Milano: “Forse ci sarò anch'io”, svela Rocco. Si continua con “Ho scelto me”, “L'ammore overo”, accompagnato dalle luci dei cellulari e degli accendini del pubblico, e “Back in the days”, originariamente cantato con Mario Biondi ma riproposto ai Magazzini in duetto con Madh, secondo ospite della serata: è un incontro di napoletano e inglese, rap e pop. Hunt incita il pubblico: “Chi non balla questo pezzo è morto dentro, divertitevi, vi voglio spensierati. Al mio tre dovete scatenare l'inferno”. Inizia “Vieni con me” ed è pura energia; Rocco si lascia andare, lancia dell'acqua sui fan scatenati e li saluta così, il concerto è finito. Ma il pubblico non ci sta, lo richiama fuori intonando: “Uno di noi, Rocco uno di noi”. Il rapper torna sul palco raccontando di essersi emozionato per quel coro: “Sono contento di aver visto facce nuove, spero di aver fatto una bella impressione e che per voi sia stato 'Nu juorno buono'”. E finalmente parte “Nu juorno buono”, il brano con cui nel 2014 ha vinto nella sezione “Nuove Proposte” del Festival di Sanremo. Il pubblico la canta dall'inizio alla fine, anche i più grandi vengono travolti da quest'ondata di positività. Seguono i selfie e le foto dal palco con dietro i fan e poi “il momento clou, non vedevo l'ora”. Rocco intona “Wake up”, la canzone presentata a febbraio sul palco dell'Ariston: si salta, si balla, si canta per il gran finale. I Magazzini Generali cadono davvero e, quando arriva la fine del concerto e l'ora di andare a letto, il pubblico è più sveglio che mai.
Prima del concerto di ieri sera, sabato 30 aprile, Rocco ha incontrato la redazione di Radio Italia per la rubrica #atupertu e, giocando con il titolo del suo ultimo singolo “Wake up”, ha raccontato come si sveglia la mattina. Poi ha svelato che, dopo il selfie dei giorni scorsi con Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, definito “un gesto di rivalsa di una persona proveniente dalla strada che è arrivata a conoscere il Pontefice”, il prossimo autoscatto potrebbe essere con il presidente americano Barack Obama. Dopo aver debuttato sul grande schermo con un cameo nel film “Zeta” insieme ad altri rapper, Rocco ha spiegato che, se dovesse fare l'attore, interpreterebbe se stesso in un film sulla sua vita. Radio Italia è Radio Ufficiale del “Wake Up Tour”.
Chiara Cipolla per Radio Italia