Il cantautore, chiamato alla manifestazione per parlare del suo ultimo libro “La Vita che si ama”, ha rivelato al pubblico la novità. Nel corso dell'incontro “Un'identità fra musica e letteratura”, Vecchioni ha detto: “Sto finendo il disco, che uscirà ad agosto con 12 inediti”. Tra i brani, ce n'è uno a cui l'artista è particolarmente legato, perché ricostruisce l'ultimo anno di vita di suo padre. Per questo motivo si intitola “L'infinito”, rifacendosi alla famosa lirica di Giacomo Leopardi.
Per realizzare la canzone, il Professore ha rifiutato l'idea di un Leopardi come un nemico della natura e dell'universo, pessimista come per anni l'ha insegnato in università. Studiando la vita e alcune opere del poeta, si può infatti comprendere che, secondo Leopardi, quello che conta per un uomo è “dare sé” e “vivere il momento”. La canzone è costruita proprio su Leopardi, racconta Vecchioni, che aggiunge: “Ha un finale in cui lui dice: 'Basta, non voglio più soffrire, il dolore se ne può andare'”. Si tratta di una filosofia che appartiene anche ad altri grandi scrittori.
Potete ascoltare le parole del cantante 74enne nel video che trovate qui sotto. Nel corso dell'intervento a “Tempo di Libri”, c'è stato anche spazio per la musica: per l'occasione, infatti, Roberto Vecchioni ha proposto i suoi successi “Luci a San Siro”, “Figlia” e “Chiamami ancora amore”.
A giudicare dall'importanza della canzone, potrebbe essere proprio “L'infinito” a dare il titolo al nuovo album. L'ultimo progetto musicale di Vecchioni è “Canzoni per i figli” del 2016, uscito insieme ai 13 racconti contenuti proprio in “La vita che si ama”: nel CD c'erano 9 canzoni che l'artista ha scritto negli anni, 8 per i figli e una in cui è proprio lui a ricoprire il ruolo di figlio.