Quanti Festival bisogna fare per abituarsi ritmi sanremesi? “Io ne ho fatti pochi e penso che questo sarà l’ultimo”.
Come sta andando? “Ho una bella canzone, sono felice, indosso l’abito che mi piace. Questa canzone mi dà una grande gioia e una grande spinta. Poi c’è un’orchestra che tira che è una meraviglia, non puoi non cantare bene”.
Presa dall’energia e dalla canzone hai dato una manata a quel palco prima di andare via dal palco… “Sì, vero. La canzone spiega il malumore che ha ognuno di noi, un momento di difficoltà, una perdita. Bisogna avere la capacità di reagire, di essere conscio ma di saper resistere a frattura interiore”.
Ci sono formule per uscire dal baratro? “La volontà di non lasciarsi andare e dirci che ci sarà sicuramente qualcosa di meglio. Bisogna solo avere pazienza, la vita è un ascensore, a volte si scende, a volte si sale, bisogna capire se c’è uno sbaglio o se è il destino”.
Il Festival continua a funzionare. Hai visto gli ascolti? “Sono contenta per Amadeus. Quando nascono polemiche stupide si finisce per dire ‘Fammi vedere’. Amadeus è molto bravo, poi quando duetta con Fiorello sono fantastici, fanno una coppia… Io vengo da un altro periodo di vita, ognuno ha una sua strada, molti di questi ragazzi non li conoscevo e ho scoperto cose piacevoli”.
Ho in mano il 45 giri di Niente (Resilienza 74). Ci sarà poi un album? “Ho un doppio cofanetto che si chiama RaRità. Uscirà il 28 febbraio. E’ la punta dell’iceberg del mio lavoro in 58 anni. Gli altri possono conoscere quello che ho fatto all’estero, in Inghilterra, Stati Uniti, Germania, Francia… Pezzi inediti e pezzi miei coverati da altri artisti”.
Live? “Faremo un pensiero verso la fine dell’anno”.