DOMANI (30) COMPIE 75 ANNI29 set 2025

Renato Zero presenta l’album e il tour. “Una canzone scritta da Ultimo? Magari”

Il nuovo disco, “L’orazero”, esce venerdì (3 ottobre), prima della tournée nei palasport italiani che per ora non prevede alcuna tappa a Milano. Il cantautore promette però di tornare al Forum “appena il palazzetto sarà libero” 

Alla vigilia dei suoi 75 anni (o come ha detto lui dei suoi 75 “debutti”), Renato Zero ha presentato alla stampa, tramite Zoom, il suo nuovo albumL’orazero”, il suo prossimo tour nei palazzetti e, in generale, il suo futuro che potrebbe significare un film e anche una canzone scritta da Ultimo.
Dopo aver pronunciato la frase “Gli esami non finiscono mai”, Renato Zero ha cominciato a parlare de “L’orazero”, il disco che uscirà venerdì (3 ottobre). Anticipato dal singolo “Senza”, il progetto conterrà 19 tracce che il cantautore ha scritto insieme ad Adriano Pennino, Alterisio Paoletti e Danilo Madonia per raccontare il suo stato d’animo in questo tempo complesso. “In questo periodo si fa fatica ad alzarsi dal letto e a dirsi che la vita è bella”, ha ammesso. “Come artista mi sento in diritto e in dovere di esprimere i miei pensieri”, ha aggiunto.
Renato Zero ha invitato i suoi colleghi, anche quelli che fanno una musica differente dalla sua, a fare squadra perché tutti vogliono la stessa cosa e tutti fanno parte della stessa “famiglia meravigliosa”. “Sotto, sotto, ogni artista involontariamente fa un lavoro di ripristino, riconversione, riappacificazione”, ha specificato. Secondo lui, in questi anni, la musica è riuscita ad esempio a combattere “un pochino” il razzismo e, ora, deve attivarsi per far sentire tutti “cittadini del mondo” e non far sentire nessuno da meno.
Renato Zero porterà “L’orazero” in tour nei palazzetti italiani a partire dal 24 gennaio 2026. I palasport sono perfetti per lui, perché gli permettono di avvicinarsi al pubblico con semplicità. Anche i teatri lo sono. Ieri sera (domenica 28 settembre), ha incontrato alcuni fan e addetti ai lavori al Brancaccio della sua Roma.
La tournée prenderà il via proprio dalla Capitale e successivamente approderà a Firenze, Torino, Mantova, Conegliano, Bologna, Pesaro (i suoi genitori Domenico e Ada erano originari delle Marche), Eboli, Bari e Messina. Per ora, il cantautore non ha in previsione di esibirsi a Milano, ma ha già promesso che tornerà al Forumappena il palazzetto sarà libero”. Non sa ancora se e quali colleghi saliranno sul palco con lui, però le candidature sono “aperte”. “Io sono apertissimo alle collaborazioni, anzi penso che siano necessarie”, ha ammesso.
Non è quindi da escludere che possano palesarsi Sal Da Vinci e Loredana Bertè. Con quest’ultima, Renato Zero ha fatto pace dopo 30 anni. “Abbiamo collaborato così tanto che abbiamo finito di litigare. Anche in una coppia di innamorati, la troppa frequentazione porta a delle incomprensioni”, ha spiegato. Per il cantautore, la riappacificazione era necessaria e urgente. “Passano gli anni, il tempo stringe”, ha dichiarato. Dopo 30 anni di lontananza, Renato Zero si è trovato davanti una Loredana Bertè diversa. Come ha svelato lui stesso, un tempo, era fumantina e lui, spesso, doveva entrare in gioco per ripristinare la pace. Adesso, invece, Loredana Bertè è più riflessiva e calma. “Ha dovuto fare ammenda con la propria bontà e sensibilità. Credo che io sia anche l’artefice di questa riconversione”, ha detto.
Dopo “L’orazero” e la serie di concerti nei palazzetti, Renato Zero vorrebbe girare un film per raccontare una storia che non riesce a raccontare nelle canzoni e, perché no, cantare un singolo scritto per lui da Ultimo. Il cantautore lo ritiene un “nipote acquisito”: conosce Anna, ovvero la mamma di Ultimo, “dai tempi dei tempi”. Lei, poi, è una Sorcina. Ultimo, quindi, è cresciuto “a pane e Renato” e, forse, per questo motivo, ancora non si è fatto avanti o non si farà avanti mai. “Mi sa che ha soggezione”, ha ipotizzato Renato Zero.
Ultimo, ma anche Diodato, spingono Renato Zero a essere ottimista nei confronti degli artisti d’oggi. Per lui, loro sono artisti di spessore e vogliono lasciare una traccia. È un po’ diffidente, invece, sul prossimo Sanremo. Si augura che venga dato “spazio a tutti”, che non venga lasciato a casa alcun genere e che l'obiettivo del Festival sia riavere un Tenco, un Gino Paoli o un Domenico Modugno, ovvero cantautori che tengano alto il nome della musica italiana all’estero.
 
(La foto di copertina è stata scattata da Roberto Rocco)