1. Cantare oppure suonare o ascoltare musica in generale fa rimanere giovani sia fisicamente che mentalmente. Renato Zero ne è la dimostrazione vivente. Da poco 74enne, ha retto il palco cantando e ballicchiando per tutta la durata dello show, ovvero per ben tre ore e mezza.
2. Non si deve smettere di provare forti emozioni, mai. Ieri sera, Renato Zero si è commosso esattamente come le prime volte in cui saliva su un palco 50 anni fa. “Le gambe tremavano”, ha ammesso. Tra l'altro, il cantante non ha alcuna di smettere di commuoversi di fronte al calore del suo pubblico. Non sta minimamente prendendo in considerazione di ritirarsi, per ora. “Se dovesse accadere, accadrà, ma non se ne accorgerà nessuno, perché se è vero che mi avete portato dentro tutti questi anni, se è vero che ho fatto incetta dei vostri cuori, dei vostri applausi e consensi, quello che abbiamo raccolto non sono quisquilie”, ha detto. “Siamo stati protagonisti di un amore meraviglioso”, ha concluso con gli occhi lucidi.
3. Il divertimento non ha età. Renato Zero ha riso e scherzato con i suoi musicisti, i suoi coristi, ma specialmente con i suoi sorcini (i suoi fan). “Ho fatto amicizia con dei manichini in una vetrina del centro [di Roma]. Abbiamo lungamente parlato. Parlavo solo io veramente, però loro annuivano”, ha ironizzato ad esempio. A un certo punto della serata, ha addirittura chiamato sul palco una spettatrice perché aveva perso il filo del discorso e voleva ritrovarlo con il suo aiuto.
4. Occorre diffidare dalle apparenze e ritrovare il rispetto e la tolleranza che si è persi strada facendo. “Non bisogna essere tolleranti con coloro che ci vogliono rubare il sorriso, la libertà di espressione, il nostro futuro”, ha però aggiunto.
5. Soprattutto i giovani d’oggi non devono coltivare la “corsa”, ma la pazienza. “Questa gioventù cavalca presto i giorni, le ore e i minuti”, ha iniziato. “La corsa porta spesso a degli inconvenienti dolorosi”, ha finito. I momenti vanno vissuti intensamente, tutti, dall’abbraccio con un amico alle chiacchiere con un genitore.
6. Renato Zero non va dimenticato. “Non dimenticatemi” è la frase che l’artista dice da sempre (o quasi) e che i suoi fan seguono come un mantra, di loro spontanea volontà. D'altronde lui è unico, inimitabile. Pochissimi cantanti, per esempio, possono far intonare a migliaia di persone una canzone, dall'inizio alla fine. Lui ci riesce e ieri sera ci è riuscito con Amico.
Dopodomani e domenica (5 e 6 ottobre), Renato Zero si sposterà all’Inalpi Arena di Torino per un doppio appuntamento. Poi, approderà:
9 OTTOBRE 2024 - LIVORNO - MODIGLIANI FORUM
12 OTTOBRE 2024 - BOLOGNA - UNIPOL ARENA
13 OTTOBRE 2024 - BOLOGNA - UNIPOL ARENA
16 OTTOBRE 2024 - MANTOVA - PALA UNICAL
17 OTTOBRE 2024 - MANTOVA - PALA UNICAL
26 OTTOBRE 2024 - PESARO - VITRIFRIGO ARENA
29 OTTOBRE 2024 - PERUGIA - PALA BARTON
30 OTTOBRE 2O24 - PERUGIA - PALA BARTON
2 NOVEMBRE 2024 - EBOLI - PALASELE
6 NOVEMBRE 2024 - MESSINA - PALARESCIFINA
7 NOVEMBRE 2024 - MESSINA - PALARESCIFINA
10 NOVEMBRE 2024 - ROMA - PALAZZO DELLO SPORT
11 NOVEMBRE 2024 - ROMA - PALAZZO DELLO SPORT
Ecco la scaletta, che è un viaggio fra il passato e il presente di Renato Zero:
Nei giardini che nessuno sa