Raf ha un’esperienza tale, a Sanremo, da poter spiegare come mantenere il “Self Control” su quel palco: “È difficilissimo. Posso dire di concentrarsi sul fatto che fare musica significa divertirsi. Quindi è importante mettere da parte tutto quello che può essere la gara e non sentirsi giudicati. Dirlo è facile, ma è l’unico consiglio che mi sento di poter dare”, dice ai nostri microfoni, nella video-intervista Atupertu.
Dalla sua prima partecipazione al Festival, nel 1988, sono cambiate molte cose: “Oggi, al Festival, ci sono artisti con caratteristiche diverse, si alternano in scaletta artisti di vecchia data e altri più giovani, che propongono quello che è il mainstream della musica italiana. C’è forse un po’ più di confusione. Non dipende da Sanremo, ma forse le canzoni non hanno più quelle caratteristiche che servono per rimanere nel tempo”, aggiunge, facendo una riflessione sulla nuove uscite contemporanee.
Raffaele non ha mai vinto il Festival di Sanremo nella sua carriera, ma ha messo la firma su una canzone, “Si può dare di più”, che ha trionfato nel 1987 con l’interpretazione di Umberto Tozzi, Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri. Oggi, invece, a chi regalerebbe un brano Raf? “Ci sono tanti talenti in mezzo a tanta confusione, esistono sempre meno artisti che possano piacere a tutti”, spiega, senza riuscire a individuare nessun collega in particolare. “A me piace scrivere cose diverse, quindi potrei scrivere anche cose per artisti che vengono dall’hip-hop o da altri generi. Non riesco a pensare a un nome specifico”.
Solo pochi giorni fa, Raf ha anche parlato di una coppia che si formerà nella serata delle cover, quella composta da Fedez e Marco Masini, che lui ha già soprannominato i “Masinez”. “L’accoppiata Masini-Fedez è quella che forse in questo momento fa parlare di più per tante ragioni, ahimè, non dipendenti dalla musica. So che porteranno una versione di ‘Bella stronza’ particolare e interessante”, commenta a proposito del duetto in programma venerdì 14 febbraio: “Non è quindi solo una scelta di marketing e di gossip, ma creativamente ha il suo perché”. Poi, fa altri nomi tra i protagonisti di Sanremo 2025 che apprezza di più: “Ci sono artisti con cui ho duettato, come Elodie, poi c’è la nostra Giorgia “nazionale” con il suo talento enorme, c’è Massimo Ranieri che è la storia della nostra musica…”.
Dopo l'esibizione a Sanremo, Raf si prenderà una piccola sosta, prima di tornare dal vivo nei teatri e dopo mesi passati a festeggiare i 40 anni di “Self Control” al Forum di Milano e nei club. “È un periodo di celebrazione di un brano che ancora oggi si fa sentire, e della mia carriera. Non ho grandi spazi per fare altre cose, ma ci sto provando”, racconta Raffaele, che intanto lavora anche a musica inedita: “Sto scrivendo cose nuove. Anche se negli ultimi anni non sono riuscito a pubblicare degli album di inediti, spero di riuscirci per il 2026”, è il suo augurio.
Intanto, Raf è pronto a inaugurare il palco esterno di Piazza Colombo, nella prima serata del Festival di Sanremo 2025. Quindi, il primo live in calendario è l’anteprima del tour teatrale, il 23 maggio, al Teatro degli Arcimboldi di Milano; poi, i concerti ripartiranno nell’autunno.