La band è reduce dalla doppia data a San Siro: “Sono state due delle serate più memorabili della nostra vita”
Il tour dei Pinguini Tattici Nucleari non smette di regalare sorprese e si colora di verde. La band bergamasca, in collaborazione con Treedom, ha trovato una soluzione originale per prendersi cura dell'ambiente anche durante questa estate piena di concerti.
Per ogni data del tour, verranno piantati cinquanta alberi in Camerun, Colombia, Guatemala, Kenya e Madagascar, per portare benefici alle comunità locali e contrastare il fenomeno della deforestazione.
Come accaduto già nelle prime due date di San Siro, un QR code verrà proiettato sui maxi schermi del palco prima di ogni esibizione. Gli alberi verranno regalati ai 50 fortunati fan che lo inquadreranno prima di tutti. A fine tour, il numero totale sarà di 550.
Riccardo Zanotti, il frontman della band, ha spiegato così l'iniziativa: “Vogliamo coinvolgere il nostro pubblico in questo importante progetto, regalando loro alberi che contribuiranno ad assorbire CO₂ e contenere l’innalzamento delle temperature. È un modo per dimostrare che tutti possiamo fare la nostra parte per rendere il mondo un posto migliore”.
Intanto, 100 alberi sono già stati regalati ai fan. I Pinguini Tattici Nucleari, infatti, sono reduci dalla doppia data a San Siro. Per la prima volta della loro carriera nello stadio milanese, la band ha raggiunto quota 120.000 spettatori in due concerti magici. In una storia Instagram, Zanotti e compagni hanno definito così i live appena vissuti: “Sono state due delle serate più memorabili della nostra vita”.
In particolare, la data di ieri (12 luglio) è stata resa ancor più “memorabile” dalla presenza dei nonni di Riccardo Zanotti, da lui condivisa sui social. Da vera fan della band del nipote, la nonna si è scatenata sulle note di "Coca Zero" e “Giovani Wannabe”, il tormentone estivo dell'estate passata. I parenti non si sono voluti perdere nessun momento della serata e hanno raggiunto il gruppo anche alla festa organizzata subito dopo il concerto. Del resto, come ha scritto Zanotti, i nonni sono sempre i nonni.