I MOMENTI MIGLIORI DEI LIVE07 lug 2025

Pinguini Tattici Nucleari, il tour è finito. “Ci risentiamo presto, promesso”

La band ha dato i numeri della tournée e ha parlato del cosiddetto “effetto live”

Il tour negli stadi dei Pinguini Tattici Nucleari è terminato lo scorso venerdì (4 luglio) con il concerto allo stadio Olimpico di Roma, ottenendo un grande successo di pubblico e di critica.
Per le nove tappe totali, la band ha venduto ben 420mila biglietti. A ogni data, ha proposto 27 canzoni in scaletta. Per gli show, ha previsto 700 corpi illuminati, 400 metri quadrati di ledwall, 40 cannoni da stadio e più di 3mila chilogrammi di coriandoli.
Grazie alla tournée, i Pinguini hanno visto raddoppiare la presenza dei loro brani nelle classifiche streaming: ad esempio, “Bottiglie vuote”, “Islanda” e “Ridere” sono entrati nella Top 50. “Hello world”, “Fake news”, “Fuori dall’Hype” e “Ahia!” sono invece nella top 50 della FIMI degli album più acquistati.
Ora, il gruppo tornerà alla “vita normale”, con lo stesso senso di malinconia e di smarrimento che si prova quando le vacanze finiscono, ma con una promessa in canna: “Ci risentiamo presto”.
Grazie a chi è venuto a trovarci nel nostro piccolo mondo chiamato palco, a chi ha cantato, a chi ha acceso una luce nell’oscurità, a chi ha tossito con noi sui ‘Titoli di cosa’”, hanno scritto inoltre i Pinguini Tattici Nucleari in un post in cui hanno messo in ordine i pensieri sul tour appena concluso. “Tutto è iniziato con un semplice ‘Hello World’, e non può che finire con un ‘Goodbye World’. Ci avete fatto sentire alieni”, hanno aggiunto alla fine.
La tournée, sia per loro che per i loro fan, è stata ricca di momenti magici, unici. Per i loro supporter, i più speciali sono stati: l’inizio con l’esplosione dei coriandoli; la versione di “Pastello bianco” in napoletano allo Stadio Maradona di Napoli; la chiusura con le telecamere in camerino; il volo di Riccardo Zanotti su “Alieni”; il duetto con Max Pezzali su “Bottiglie vuote”; e il coro da stadio in camerino prima di ogni serata.