La canzone parte dalla storia di un uomo che, un giorno, è “sparito in un lampo”, lasciando un bimbo che non ha mai più potuto veder crescere. Si intitola proprio “L’uomo nel lampo” il pezzo che vede Jannacci al piano e Massini al microfono, circondati da una scenografia e da diverse immagini che, oltre ai padri che hanno vissuto tragedie simili, vogliono rappresentare in generale tutti quegli operai e quei lavoratori che hanno ingiustamente perso la vita troppo presto.
“Il lavoro è un diritto che non prevede la morte. Proteggere i lavoratori è un dovere”, sono le parole con cui Amadeus, alla fine della loro esibizione, sottolinea questo tema. Il concetto viene ripreso poco dopo anche dai due artisti, al termine di un profondissimo e toccante abbraccio.
“Questo è il Festival della canzona italiana. Ci sono tante belle canzoni, in cui l’amore è stato declinato in tutte forme possibili”, dice il drammaturgo, con le lacrime agli occhi. “Ma c’è un amore di cui non si parla mai, ed è l’amore per tutti i diritti che ci spettano. Ognuno di noi, nella vita, ha i propri amori, ma anche e soprattutto dei diritti che stanno alla base di una parola che, in questo mondo di inutili polemiche, è dignità. Viva la dignità”.