Alla fine del 2022, Paola Turci era tornata a 3 anni di distanza dal suo ultimo album “Viva da morire”. Aveva scelto di farlo con un brano diretto, senza fronzoli e quasi sperimentale intitolato appunto “Caramella”.
Pochi mesi dopo, la cantautrice si ripresenta con una veste intima e toccante per raccontare in “Fiore di ghiaccio” della relazione controversa tra una mamma e sua figlia, in cui dominano le incomprensioni ma lasciano comunque spazio a momenti di confronto puri e carichi di emozioni.
Scritto da Paola Turci, Giuseppe Anastasi e Diego Calvetti, che ne ha firmato anche la produzione, il singolo rappresenta non tanto un dialogo, quanto un monologo: un tentativo di riconciliazione che fatica ad arrivare tra madre e figlia, due “pianeti oramai distanti”. Questo brano trova un fil rouge all’interno di “Mi amerò lo stesso”, il monologo con la regia di Paolo Civati che presenta un testo riscritto e rivisitato insieme all’autrice Alessandra Scotti, che si ispira all’autobiografia di Paola Turci e che la cantautrice ha da poco terminato di portare in scena nei principali teatri italiani con grande successo di pubblico e critica.