Le sorelle Iezzi parlano di questo periodo di successi e di come, da bambine, si sono avvicinate alla musica grazie ai vinili del papà
Paola & Chiara sono tornate ai microfoni di Marco Falivelli e Giuditta Arecco, poche ore prima della loro esibizione per Radio Italia Live Estate al Bravo Alimini Resort, uno dei tanti appuntamenti live che le vedranno protagoniste nel corso della stagione che farà da cornice al loro “Per Sempre Tour 2023”. Il concerto andrà in onda su Radio Italia solomusicaitaliana venerdì 7 alle 21.00. Nel corso dell’intervista le sorelle Iezzi hanno anche parlato del loro rapporto con i vinili, dal momento che il disco di “Per Sempre” rimane nella top ten dei più comprati.
Come state?
Come potremmo stare?! C’è il sole, c’è il mare, c'è lu Salentu, c’è Radio Italia solomusicaitaliana, ci siete voi, c’è bella gente qui davanti, stasera cantiamo… Che vogliamo di più?!
Noi abbiamo ancora nelle orecchie l’ovazione di centinaia di migliaia di persone per la vostra esibizione a RADIO ITALIA LIVE – IL CONCERTO di Palermo. Quali sono le vostre impressioni?
A Palermo è stato impressive! Avevamo un po’ un mancamento prima di salire sul palco anche perché c’era l’hotel che dava direttamente sulla piazza e mentre ci stavamo truccando pensavamo “ma noi tra un po’ dobbiamo andare là e cantare davanti a tutta quella marea di gente”… Ci stava venendo un po’ di ansietta.
Che rapporto avete voi coi vinili?
Ne abbiamo diversi, che ci regalano e che compriamo. Noi siamo nate ascoltando i vinili perché avevamo il giradischi di papà e tutta la nostra musica che ci ha formato nei primi anni, quando abbiamo cominciato a smanettare, era sui vinili di papà. È bello che siano tornati, anche solo in forma da collezione. È bello vedere la copertina di un disco stampato. “Poi “Per Sempre” è stato fatto anche in diversi colori, quindi magari è anche questo che piace.
Avere tante persone che comprano il vinile per un artista ha un sapore diverso
Sì è bello sapere che c’è un oggetto che rimane nelle case, un ricordo tangibile. Noi siamo grandi fan del formato digitale, ma il fatto di mantenere cose belle come CD e vinili rappresenta qualcosa di tangibile, che rimane come ricordo. È molto bello
Che vinili ascoltavate?
Noi eravamo “costrette” ad ascoltare la discografia di papà, c’era un po’ di tutto: Rod Stewart, Elton John, Celentano, di cui era grande fan, Nicola Di Bari... Noi invece abbiamo iniziato a comprarli molto tardi, prima compravamo le cassette: la prima è stata “Thriller” e poi “Victory”, l’ultimo album dei Jackson 5 insieme, poi Madonna con “Who’s that girl”… Noi siamo delle poppettare nate.
È possibile che il ritorno avuto in questo periodo è basato sul fatto che la vostra musica è stata capita nel corso del tempo?
Forse sì, poi sono tornate anche certe sonorità degli anni ’90 e ’00. E c’è voglia di riascoltare quella musica. Il pubblico è anche più ricettivo. In passato c’era una sorta di snobismo e noi ci sentivamo un po’ come alieni. Per noi era normale fare pop perché ascoltavamo pop inglese e americano, mentre in quello italiano ci riconoscevamo meno, però abbiamo sempre cercato di portare avanti quel modo di fare pop: a volte andava bene, azzeccavamo il pezzo, mentre quando non azzeccavamo la hit non ci sentivamo capite. Abbiamo sempre fatto fatica a farci capire. Ora sembrano maturati i tempi e il pop che facevamo 20 anni fa ora è apprezzato. Ce ne accorgiamo soprattutto ai concerti, perché la gente canta tutti pezzi, anche quelli meno conosciuti. La gente vuole anche prendere il pop con leggerezza, è un genere popolare e ora lo vive con molto più divertimento, la gente vive musica con leggerezza, come un modo per evadere, una sorta di terapia e la nostra mission è sempre stata divertire il pubblico, ma sempre con un pensiero con una filosofia. Poi i nostri temi girano sempre intorno alle stesse tematiche, però di base il messaggio è sempre di tipo proattivo resiliente e col tempo la gente l’ha recepito e apprezzato.
È un bel momento per la musica italiana, che è anche più vicina a quella americana
Diciamo che prima vivevamo l’America e l'Inghilterra come sogni lontani, invece Internet ha avvicinato tutti. Ci sono pro e contro per il tempo incerto che stiamo vivendo, ma la nota positiva è che Internet avvicina tutti e siamo tutti più in confronto, in gioco, ci specchiamo di più l’uno con l’altro e tutti fanno più outing dei propri problemi, perché possono condividerli con gli altri e dire “non sono solo in questa cosa”. Prima si viveva ognuno nel proprio mondo. Poi ci sono anche aspetti negativi, ma guardiamo quelli positivi.
Questa è un po’ la vostra estate, stanno circolando tre vostri pezzi contemporaneamente: "Furore", "Mare Caos" e "Lambada"
Non abbiamo mai avuto tre pezzi in circolazione tutti insieme!
Radio Italia solomusicaitaliana porta fortuna e questo è un matrimonio: non vi libererete di noi!
A noi sta bene! Ringraziamo tutti gli amici di Radio Italia solomusicaitaliana che ci stanno ascoltando e grazie per sostenere la nostra musica e tutta la musica italiana. Buona estate, divertitevi!