BOXER (PER FINTA)12 feb 2025

Olly svela: “Per girare il video di 'Balorda nostalgia' sono svenuto!”

Al Fuori Sanremo, l’artista genovese com’è stato girare il video del brano con cui è tornato in gara al Festival di Sanremo

Il genovese DOC Olly è passato al Fuori Sanremo per raccontarci tutte le emozioni del suo secondo Festival di Sanremo da protagonista. Da “Balorda nostalgia” al duetto con Angelina Mango, dagli inizi con l’amico JVLI ai concerti sold out nei palazzetti: leggi il testo dell’intervista al nostro Presidente Mario Volanti.

Benvenuto Olly! Cosa pensavi ieri mentre cantavi sul palco dell’Ariston?
A niente: ogni volta che canto non penso a niente. È l’unico momento in cui i pensieri se ne vanno.

Sei soddisfatto della tua esibizione?
Sì, sono soddisfatto, ormai è andata. Non posso farci più niente. Direi che è andata bene!

Negli ultimi mesi hai occupato spazi importanti e hai fatto musica importante…
Sì, merito anche del mio team con cui sto lavorando duramente da tanti anni. Scrivo canzoni dal 2016 e mai avrei pensato di finire a Sanremo, tra l’altro due volte nel giro di pochi anni. C’è tanto impegno, ma anche tanta passione. Per questo motivo, le cose sembrano arrivare senza sforzo: fare le notti, prendere i treni non è mai un problema.

Qualche mese fa, la tua manager mi ha fatto sentire “Per due come noi”, il duetto con Angelina Mango. Io le avevo consigliato di presentarlo per Sanremo, perché avevo intuito che era fortissimo!
Mi fa molto piacere, è una canzone che mi piace molto. Era nata da sola, poi ho visto il talento incredibile di Angelina e l’ho coinvolta. Volevo una canzone con lei per avere un parere femminile in quella canzone. La saluto tanto, le voglio tanto bene: ciao Nina!

Nel video di “Balorda nostalgia” vesti i panni di un boxer: com’è stato girarlo?
Devo ammettere che le botte le ho prese davvero, sono anche svenuto! Per ogni pugno scenico abbiamo dovuto fare due o tre riprese. Per l’arte questo e altro!

Anche “Balorda nostalgia” è nata con il tuo amico Juli. Come è nato il rapporto tra voi due?
Tutto è cominciato a Torino. Prendevo dei treni per andare a trovarlo e passare notti insieme a fare musica. Con lui c’è un rapporto che spero vada avanti per tutta la vita e che va oltre il lavoro e la musica. È un fratello!

Dopo Sanremo, cosa ti aspetta?
Quest’anno ci saranno i miei primi palazzetti. Sono contento, ma anche spaventato perché ci sarà più distanza tra me e il pubblico. Sono gasato marcio di farli. Anche nel 2026 mi esibirò nei palazzetti, dal momento che i biglietti per le date di quest’anno stanno finendo. Devo fare un applauso a tutti i miei fan che mi seguiranno in questi concerti!

Tu sei di Genova, giusto? Hai un rapporto speciale con la città... 
Genovese DOC! Purtroppo negli ultimi anni ho dovuto vivere a Milano per lavoro, che è una città che mi piace molto. La tranquillità e la pace di Genova però è unica.

Genova ha avuto un trascorso musicale importante, negli anni Sessanta e Settanta, e adesso ci siete voi delle nuove generazioni che state ripercorrendo le loro orme…
Sì, è vero! Loro sono stati i primi, essendoci il porto i dischi arrivavano lì.

Voi vi ritrovate a Genova come facevano anche loro?
Sì, spesso ci incontriamo con Bresh, Tedua, Alfa: siamo cresciuti insieme. Ci troviamo anche a Milano, come facevano loro, Faber per esempio. Diciamo un po’ su e giù, ma quando cerchiamo la pace andiamo a Genova.

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