John Sloboda e Martin Guhn non sono due musicisti dell’ottima band che ha accompagnato Noemi sul palco del Teatro Dal Verme. Il primo è un docente universitario inglese che si è innamorato del modo di cantare dell’artista romana. Sloboda asserisce che le canzoni di Noemi possono provocare effetti come pelle d’oca, battito cardiaco accelerato e commozione. Tutto vero e tutto confermato dal pubblico di Milano.
Martin Guhn, invece, è un professore universitario canadese che ha studiato la voce di Noemi, scoprendo che favorisce il rilascio di dopamina in chi la ascolta. Tutto vero e tutto confermato anche questo, non solo dalla serata di ieri.
Noemi ha strutturato questo suo “Nostalgia Indoor Tour 2025” attraverso diversi blocchi che racchiudono un po’ le varie anime di questo show. L’Apertura e la Chiusura sono affidate a “Se t’innamori muori”, una delle canzoni più potenti presentate allo scorso Sanremo.
“Mi piacciono i silenzi del teatro, il buio. È così sexy” sono le prime parole di Noemi che, a proposito di sexy, ripesca dal genere da cui è partita a fare musica, dal blues di “Briciole” e da Janis Joplin.
Veronica ha le sue convinzioni. Ad esempio dice: “Quando una persona ama davvero una canzone, se la canta chitarra e voce”. Partono quindi una serie di canzoni in acustico, appartenenti per lo più alla prima parte della sua carriera. In coda a queste, rivolgendosi al pubblico del teatro, Noemi ne snocciola un’altra molto semplice. “Se la cantate è una hit, sennò è solo un viaggio della mia mente”. Ovviamente i fan cantano eccome...
L’anima dance di “Ti amo non lo so dire”, “Non ho bisogno di te” e “Non sono io” ci accompagnano verso la seconda parte dello show, in cui Noemi riappare sul palco dopo essersi cambiata d’abito. Lei ci ricorda che la Nostalgia, che dà il titolo al suo ultimo album e a questo tour, è ancora la sua emozione preferita perché ci fa sentire al sicuro e ci evoca ricordi felici. “Dentro questo concerto che è una bolla di pace, non vorrei che ci dimenticassimo di ciò che accade fuori” è l’introduzione della sua cover di “Generale” di Francesco De Gregori. Dopo l’ultima nota di pianoforte, arriva la standing ovation di Milano.
È il momento tanto atteso di “Bianca”, il nuovissimo singolo di Noemi uscito da qualche ora. “Mi piace molto come scrive Riccardo Zanotti”, racconta al teatro già coinvolto alla prima volta che lo ascolta dal vivo.
Mentre a Milano si congela, la temperatura all’interno del Dal Verme si alza. Prima una doppietta tutta ballare con “Makumba” e “Oh Ma”, poi il Gran Finale. Noemi rientra dal fondo e attraversa il pubblico interpretando uno dopo l’altro i suoi brani più iconici come “L’amore si odia”, “Glicine”, "Sono solo parole” e “Vuoto a perdere”. Il suo viaggio prosegue nei principali teatri italiani, prima del concerto del 20 dicembre a Roma con tanti ospiti e a pochi passi dai luoghi di casa.
Ecco la scaletta del concerto di Noemi di venerdì 21 novembre al Teatro Dal Verme di Milano: