News11 ott 2016

Nek. Unici, il Papa e sul disco di Fedez & J-Ax: “Non posso dire nulla”

Papa Francesco per lui: “È un leader, un accentratore e un servo di Dio”

Una delle chicche di “Unici”, il nuovo album di Nek, è il brano “Freud” in cui c’è il duetto con l’amico J-Ax, insieme al quale ha fatto anche il coach ad Amici di Maria De Filippi. Al rapper, che aveva scherzato dicendo “facciamo un pezzo insieme e ovviamente parla di psicoanalisi”, Nek replica con il sorriso, parlando con la redazione di Radio Italia per la rubrica #atupertu: “Psicologicamente siamo deviati tutti e due… Credo che non siamo normali ma chi non lo è? Siamo unici nel nostro genere”.
Nek conferma poi di essere sempre in contatto con J-Ax: “Lui adesso è molto preso dalla lavorazione del suo album con Fedez, ma ci sentiamo…” e, alla domanda “non sai niente del loro progetto?”, risponde “Non posso dirti nulla”. È già trapelato infatti che, dopo la hit “Vorrei ma non posto”, Fedez & J-Ax lanceranno un disco insieme con molti duetti e collaborazioni: nel toto-nomi, a questo punto, c’è anche quello di Filippo Neviani in arte Nek.
Nella video-intervista integrale, su radioitalia.it, Filippo racconta anche il tatuaggio con la scritta “King” che si è fatto prima del Reventon Festival di Los Angeles, “sulla falsa riga della tanta forza che ha dato il video ‘Sassuolo / Palm Springs’, in cui scimmiottavo i rapper per ridere”.
Il nuovo lavoro “Unici” uscirà questo venerdì, 14 ottobre, anticipato dalla title-track e da "Uno di questi giorni", ma Nek troverà il tempo di essere presente alla Partita per la Pace voluta da Papa Francesco domani, mercoledì 11, allo Stadio Olimpico di Roma; lui ha già incontrato Bergoglio e dipinge un suo ritratto ai nostri microfoni: “Fa un lavoro grandissimo, basti pensare che tante persone che sono rimaste indifferenti alla religione cristiana o alla parola di Cristo non vedono l’ora di ascoltare il suo Angelus tutte le domeniche. È un leader, un accentratore: d’altra parte lo era anche Gesù Cristo, non andava tanto per il sottile. Credo che dia una visione della Chiesa meno ‘istituzione’ e più ‘casa, famiglia e luogo dove si ascolta, si incontra e si condivide, invece che lui Capo di Stato verso un’istituzione millenaria che a volte predica bene e molte volte razzola male. Quindi c’è proprio una visione di un servo di Dio che si mette a disposizione, pur essendo molto importante e in vista, delle persone, fondamentalmente degli ultimi, perché è questo che bisogna cercare in profondità”.

#atupertu con Nek (Unici)