News09 feb 2018

Negramaro: “Cantare 'Poster' a Sanremo con Baglioni è stata una scommessa”

“La forza dei Negramaro è cambiare guardando alla tradizione e al futuro”

I Negramaro hanno incontrato Mario Volanti nel nostro spazio Fuori Sanremo by Lancôme.
Sono qui con i miei due amici Negramaro! Tutto bene? Raccontiamo la foto che c'è qui? Ogni tanto quando mi vengono a trovare nel mio ufficio, Giuliano prende in mano la chitarra e suoniamo insieme!
È difficile convincerti eh? In due minuti partiamo in quarta! Mario è un chitarrista incredibile! È bellissimo quello che succede in quello studio”.
Mentre suonavamo in ginocchio, siamo stati immortalati, quindi volevo regalare questa foto a Giuliano! Ragazzi il disco va bene!
Benissimo. È una sogno che continua. Siamo storditi da un percorso bellissimo. La performance di ieri sera ci ha lasciati emozionati e sorpresi. Vedere da vivo in diretta nazionale l'emozione che trasmettiamo e vedere il pubblico in piedi all'Ariston è stato un bel sogno. Un'altra prima volta”.
La cosa più bella è che non è stata solo una rivalsa a Sanremo. La prima volta, quando eravate tra i Giovani, la vostra canzone non è stata capita.
È stato bellissimo anche quel momento, avevamo 25 anni. Volevamo attraversare quel palco magico. È importante capire se quello che stai raccontando parla a qualcuno. Arrivi ad un punto in cui vuoi capire se quello che racconti è per te o per altri. Quella è stata la forza dei Negramaro in questi anni. Cambiare con i tempi guardando alla tradizione e al futuro”.
Caricamento...
Poi il disco è andato benissimo e i Negramaro sono esplosi!
È stato bellissimo per noi avere questo percorso. Siamo molto legati al nostro percorso, ci ha forgiato e fatto superare momenti difficili e ci ha portato su un palco importantissimo. Abbiamo presentato una versione di 'Poster' di cui avevamo dubbi. Abbiamo rivisitato un pezzo intoccabile. Fare una cover e presentarla a Sanremo con Baglioni è stata una scommessa e ha prodotto i suoi effetti. Noi cerchiamo sembra di avere delle prime volte nella nostra vita per continuare a fare musica attraverso la nostra dimensione ideale, che è quella dal vivo”.