"È SEMPRE UN'EMOZIONE"19 mag 2025

Negramaro: il tour che si avvicina e il desiderio di "dare il massimo"

Radio Italia solomusicaitaliana è radio ufficiale del loro tour nei palasport

I Negramaro, all’isybank Music Place, hanno letteralmente portato l’“Estate”: è infatti con la versione live di questo brano, che la band ha aperto l'intervista ai microfoni di Mauro Marino e Francesca Leto. Come ha ricordato Giuliano Sangiorgi, il prossimo 8 giugno, “Estate” compirà 20 anni. Sicuramente, la canzone non mancherà nella scaletta del loro tour nei palasport, di cui Radio Italia solomusicaitaliana è radio ufficiale.
Il frontman dei Negramaro, nel corso dell'intervista, ha anche rivolto una dedica a un artista molto amato: “In questi giorni sono i 70 anni di un grande regista, grande persona e attore: Francesco Nuti”; per celebrare la ricorrenza, ha proposto uno stralcio di “Sarà per te”, scritta appunto da Nuti.
Che ricordo avete di “Estate”?
Che ricordi! Sembra ieri, tante cose nascono, fuggono dalla parte creativa e diventano una realtà incredibile. Questo pezzo ha rappresentato tantissimo, soprattutto alla gente che l’ha sostenuto e accompagnato ogni estate. “Estate” è intesa come una stagione dell’anima, ma ci fa piacere che resista ogni anno in questo modo sconvolgente.
Vi aspettavate che proprio questa canzone andasse così bene?
Mentre registravamo “Mentre tutto scorre” ci aspettavamo grandi cose, ce lo sentivamo nelle vene che sarebbe stato un cambio rotta della nostra carriera. Lo sentivo ribollire nel sangue. “Mentre tutto scorre” era il primo al grande pubblico, ma mai avremmo immaginato di stare insieme per 26 anni. Da settembre torniamo in tour, che per noi è un continuo tour, non ci siamo mai fermati. Voi ci siete sempre stati. Noi ci siamo sempre stati per noi, perché abbiamo avuto e abbiamo il desiderio di dire tante cose. In questi mesi sono stato un po’ via perché è nato mio figlio. Insomma, ci siamo presi i nostri tempi. Ci sentiamo in obbligo di fare cose belle e prendere i tempi giusti.
I vostri suoni sono internazionali, forse a volte difficili?
Forse sono difficili da comprendere solo quando tutto è omologato. In realtà siamo semplici, diretti e collegati direttamente a quello che vogliamo esprimere. Non abbiamo avuto grandi orpelli, la semplicità è stata la grande forza. L’abbiamo visto con “Luna piena” e i brani di “Free love”, che sono semplicissimi. Mentre registravamo “Estate”, volevamo aggiungere tante cose, ma Corrado Rustici ci ha detto “questo è un classico, più lo ripulite dalle mode e più resterà”.
Cos’è cambiato in tutto questo tempo? Mentre vi preparate al tour, c’è ancora quel bollore di sangue che c’era 20 anni fa?
Io vorrei dirti di no per fare il figo, “ci siamo abituati”... ma no! È sempre un’emozione. Ogni volta che apro bocca ho un po’ la sindrome dell’impostore, non so mai se meritarmi questo amore. Chi non ti dice che ha la sindrome dell’impostore... È un impostore. Io penso sia troppo bello… 22 anni insieme col grande pubblico… Il fatto vero è che proprio questa cosa non cambia: vorrei che cambiasse un po’ per essere più distaccato, ma non ci riesco. Vorrei dare il massimo a chi il massimo ce l’ha dato e questa cosa non cambia.
Vi trovate meglio a suonare in una situazione di intimità o in una più grande come uno stadio?
Se noi stiamo bene in 6, ce ne possono essere 100 o 100mila di fronte. Parte tutto da un’intimità tra di noi. Infatti a inizio carriera ci sembrava di averne 10mila anche quando ne avevamo 20.
Come fate a mettervi d’accordo per le scalette? Come fate la selezione?
A turno si arrabbiano tutti! Noi cerchiamo di sintetizzare il discorso di 20, 25 anni di fortunati singoli, quindi a volte sacrifichiamo qualcosa a cui teniamo particolarmente. È anche questione di flusso, di ciò che deve accadere durante lo show: sicuramente nei teatri la scaletta predilige una certa scelta, negli stadi un’altra.
Alcune canzoni di “Free love” saranno fatte dal vivo per la prima volta
Sì, “Free love” ha già 5 singoli, come “Diamanti”, “Ricominciamo tutto”, “Marziani”… E ce ne sarebbero stati altri. Questa volta sarà difficile togliere qualcosa, altrimenti facciamo 8 ore di concerto! Quindi sarà tosta, però ci sarà molto “Free love”. Cercheremo anche di andare dietro a ricordi e nostalgia.

Intervista ai Negramaro (19/05/25)