News02 nov 2016

NBA, Vince Carter "Eterno". A 39 anni supera i 24mila punti in carriera

Nella notte successi per Golden State, Cleveland, Detroit, Miami e Utah, che ha costretto al primo stop San Antonio. Kobe Bryant non ha nostalgia del campo, Metta World Peace "sente" i fantasmi

Continuano senza sosta i match della NBA, la lega americana di basket più spettacolare del mondo.
Nella notte italiana ci sono stati i successi piuttosto comodi di Cleveland, Golden State, Detroit, Miami e Utah, che ha costretto alla prima sconfitta i San Antonio Spurs.
Vittoria di larga misura anche per Minnesota contro Memphis, in una partita in cui Vince Carter ha tagliato un importantissimo traguardo: è diventato il 24° giocatore della storia ad aver superato la soglia dei 24mila punti segnati.
Al via di questa stagione, Carter era già nella storia come il giocatore più vecchio a presentarsi sui parquet statunitensi, con un'età di 39 anni e 78 giorni. Il più giovane, invece, gioca a Phoenix, si chiama Dragan Bender e ha 18 anni e 96 giorni.
Un “grande vecchio”, che però si è appena ritirato, è Kobe Bryant. In un'intervista, il campione di Los Angeles ha ammesso di stare guardando qualche partita ma ha smentito con decisione il fatto di sentire la mancanza del campo.
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Un suo vecchio compagno di squadra ai Lakers, Metta World Peace, si è invece reso protagonista di un curioso episodio. Ad Halloween, mentre soggiornava con i compagni di squadra in un hotel dell'Oklahoma, il giocatore ha percepito che un fantasma lo stava toccando. Per i più scettici, l'albergo era già stato segnalato in passato per strani fenomeni: i New York Knicks, ad esempio, avevano dato la colpa di una sconfitta ai rumori sinistri e fastidiosi di fantasmi percepiti la notte prima di una partita.