News18 mar 2004

Milva canta Merini

Milva torna a pubblicare in Italia un CD di brani inediti dopo oltre 10 anni. E lo fa con una scelta originale. L'occasione è infatti quella di un incontro con le liriche di Alda Merini, la poetessa milanese che, già apprezzata in gioventù da Pasolini e Quasimodo, dopo anni di oblio conseguenti al suo internamento in manicomio, ha saputo trasformare il suo drammatico vissuto in versi limpidi e visionari che le sono valsi numerosi riconoscimenti, tra cui il premio Librex-Guggenheim Montale e, da ultimo, anche una candidatura al Nobel per la Letteratura.
Artefice di questo affascinante incontro tra "voce" e "parola poetica", tra una delle interpreti più colte e acclamate della musica internazionale e la più famosa poetessa italiana vivente, è stata la musica di Giovanni Nuti, compositore-cantautore di grande talento e importanti collaborazioni (Ruggeri, Mango, Vecchioni, Avitabile, Celso Valli) che firma tutti i brani dell'album.
Nuti, che per primo musicò nel 1994 una poesia della Merini, ha propiziato la collaborazione tra queste due forti personalità, esaltando, con le sue composizioni di qualità, sia le doti interpretative di Milva, sia la vertiginosa profondità e cantabilità dei versi della Merini.
"Milva canta Merini", in cui per primo ha creduto Mario Limongelli, che è quindi anche produttore esecutivo, esce su etichetta Nar International, si apre con i versi dedicati dalla poetessa a "Gli occhi di Milva", sontuoso omaggio alla grande Artista ("la poesia è una donna superba e ha la chioma rossa") ed è un'opera nel complesso segnata da un lirismo a tratti struggente unito a momenti di originale sperimentazione.
Le melodie ampie e avvolgenti, le soluzioni ritmiche ossessive, i sapori etnici e "popolari" sono assecondati in modo straordinario dalla voce di Milva, mai così versatile e capace di variare su registri e colori diversi e in tutte le sfumature emotive.
Basta ascoltarla quasi roca e tellurica ne "Gli inguini", leggera e brillante ne "I sandali", appassionata e straziante ne "L'albatros", intensa e malinconica in "Prima di venire", rarefatta e straniata in "Nella notte che geme", potente e con toni da baccante in "Sono nata il ventuno a primavera", ludica e con accenti sperimentali alla Berio in "Spazio", per scoprire quanto ,la già apprezzata interprete del repertorio di Brecht-Weill, Vangelis, Theodorakis, Battiato e Piazzolla ,abbia dato, con questo album, una prova di straordinaria maturità espressiva.
L'album, presenta anche una traccia CD-rom della Merini che accompagna al pianoforte Milva nella title-track del film "Johnny Guitar". La voce recitante della Merini, registrata in presa diretta, regala emozioni oltre che ne "Gli occhi di Milva" anche in "La terra santa".
La produzione artistica e gli arrangiamenti sono caratterizzati dalla mano sapiente da Lucio Fabbri, già PFM, con l'eccezione di "Prima di venire", arrangiata dal suo collaboratore Stefano Cisotto, e "Spazio", "Canzone dell'uomo infedele" e "La terra santa", arrangiate dall'autore Giovanni Nuti.

"MILVA canta MERINI"
Sono nata il 21 a primavera


GLI OCCHI DI MILVA : recita Alda Merini
SONO NATA IL 21 A PRIMAVERA
NELLA NOTTE CHE GEME IL TUO PATIRE
GLI INGUINI
CANZONE DELL'UOMO INFEDELE
I SANDALI
PRIMA DI VENIRE
JOHNNY GUITAR
LA TERRA SANTA: recita Alda Merini
SPAZIO
L'ALBATROS