News24 nov 2017

Michele Zarrillo: “Quella volta in cui Tiziano Ferro mi intervistò…”

“Se Claudio Baglioni non subirà forzature, farà un bel Festival!”

Michele Zarrillo lancia “Vivere e Rinascere - Passioni”, il suo ultimo album con le canzoni che più ama: da Xdono di Tiziano Ferro a Renato Zero, da Lucio Battisti a Mango. Dopo il Festival di Sanremo con “Mani nelle mani”, dà alcuni consigli a Claudio Baglioni, direttore artistico dell’edizione 2018. “Qualche giornalista mi aveva definito il solito Zarrillo…”, così l’artista si toglie un sassolino dalla scarpa, sottolineando il successo dell’ultimo disco e lanciando il nuovo progetto, un doppio CD che esce oggi.
Il cantante torna a Radio Italia, intervistato da Paola “Funky” Gallo: “È come fare un salto in famiglia e ritrovare i vecchi amici! In parte, è vero, faccio i dischi per ritrovarci, per vivere questa positiva apprensione che ci porta a essere sempre un pochino sotto esame: vuol dire che c’è tanta passione. Dopo tanti anni di televisione e radio, mi imbarazzo sempre come fosse la prima volta: invidio chi è così sicuro, a proprio agio, informato su tutto!”, dice Michele, 60 anni d’età.
L’album contiene canzoni, anche internazionali, che hanno segnato la tua vita. “È una piccola parte delle mie passioni, difficili da racchiudere in 11 canzoni. Quando fai un disco di cover, poi ci prendi gusto e dopo il volume 1 viene voglia di farne altri… Appena finito l’album con il mio produttore, ci dispiaceva un po’: c’è godimento nel sentire che le cover prendono forma, registrate con la voce di notte, poi il riascolto al mattino… Devi saperle indossare: è stata una bella esperienza. Mi piacerebbe che tutti conoscessero queste 22 tracce, contando anche l’album di inediti”
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Il primo singolo è “Amore per te” di Pino Mango. “Ho sempre amato questo brano meraviglioso, poterlo ricantare è un grande onore e mi dà un pizzico di emozione in più ogni volta. Mango è uno dei maggiori artisti italiani, l’ho messo insieme ai più grandi”
E poi c’è il “Don Giovanni” di Lucio Battisti e Pasquale Panella… “È al di fuori di tutto, è l’outside della musica: si parla di opere, non solo di canzoni, non possiamo dimenticare il lavoro di Battisti con Mogol, però quel disco con Panella va messo insieme a Puccini e Brahms”
Nel disco non manca “Sesso o esse”. “Scritta insieme a Renato Zero nella seconda metà degli anni 70, mi ha fatto piacere riproporla, la porto nel cuore. Renato la fa spesso nei suoi concerti e questo mi rende felice… anche per la Siae!”
Negli arrangiamenti delle cover c’è il tuo tocco inconfondibile. “C’è anche il lavoro pazzesco del mio produttore Alessandro Canini: è merito suo se mi è tornata voglia di fare musica, abbiamo sinergie molto forti e condividiamo grandi emozioni. Per questo album ha avuto botte di genio…”
Così “Vivere e Rinascere” continua il suo percorso… “Nel disco c’era già una cover, ‘Se tu non torni’ di Miguel Bosé, presentata al Festival di Sanremo 2017 con l’inedito ‘Mani nelle mani’ che sta avendo consenso nel tempo, come accade a quasi tutte le mie canzoni. L’album è rimasto dieci mesi in classifica nei primi dieci posti: sono contento. Qualche giornalista mi aveva definito il solito Zarrillo…”
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A proposito di Sanremo, un cantautore come Claudio Baglioni nel ruolo di direttore per l’edizione 2018 sarà una garanzia per chi parteciperà? “Assolutamente sì. A prescindere dalla conduzione, sulla scelta delle canzoni non ho dubbi. Se le persone non vengono forzate per motivi aziendali… Claudio ha una grande forza intellettuale ed emotiva per poter scegliere brani validi, ne ha tutte le capacità, l’ha dimostrato in 40 anni di carriera, ha un sentire molto forte: se vivrà del proprio sentire farà un bel Festival dal punto di vista artistico e musicale!”
Nel disco c’è la tua versione di “Xdono” di Tiziano Ferro, che è un tuo fan e ha duettato con te al Festival nel 2006. “È stato uno dei momenti più belli della mia carriera, abbiamo provato una grandissima sensazione, sono stati quattro minuti fortissimi. Avevo scoperto che era un mio fan leggendo un articolo su La Repubblica: faceva le prime interviste perché Xdono stava avendo un successo incredibile. Non lo conoscevo ancora e avevo sentito per radio questa canzone fortissima, sembrava un pezzo internazionale cantato in italiano, mi fece molto effetto. ‘Non è apprezzato come dovrebbe…’, lui diceva di me nell’articolo: una dichiarazione bella e importante, per un ragazzo così giovane. Tiziano conduceva un programmino sul web in cui invitava tutti gli artisti che lui apprezzava e m’intervistò. Poi a inizio 2006 io persi mio padre e lui mi chiamò. Allora io gli dissi che cercavo l’ospite per Sanremo e lui quasi mi offese perché esitavo a dirglielo: lui era già una star internazionale… Così è nato il duetto. Ora spero che la mia versione di Xdono gli piaccia: non me l’ha ancora detto…”
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