“Sono stato fortunato a scrivere una canzone così”, inizia ai nostri microfoni Zarrillo, parlando proprio della sua “Cinque giorni”. “È uscita nel 1994, ma io avevo la musica già dall’‘89. È una canzone che ho scritto in due anni, quindi ho assemblato quattro parti”, racconta, provando a identificare il segreto del suo successo. “Addirittura, il mio ex produttore non voleva che la facessi ascoltare, perché per lui era ‘troppo bella’. Baudo invece la sentì per caso e la volle a Sanremo a tutti i costi… così mi salvò la vita!”. A Sanremo 1994, infatti, “Cinque giorni”, arrivò quinta, dando slancio alla carriera del cantautore.
Michele Zarrillo è tra gli artisti più amati al karaoke, non solo in Italia ma anche in tanti Paesi stranieri. “Mi fa piacere sapere che c’è gente che, la sera, si mette a cantare, ‘Cinque giorni’, ‘Il canto del mare’, ‘La notte dei pensieri’, ‘L’elefante e la farfalla’, ‘L’acrobata’…”, commenta ancora Michele, diretto interessato da questo fenomeno, ai microfoni di Radio Italia solomusicaitaliana. “Sono tutti brani che, alla fine, la gente canta con comunione di intenti, è una cosa molto bella”.
A raccontare tutto questo, spesso, sono proprio i suoi fan attraverso i social, uno strumento di comunicazione che il cantautore usa sempre di più: “Sono da qualche anno su Facebook, ma da poco su Instagram. I social ti danno la sensazione di non essere solo, che ci sia qualcuno che aspetta la tua voce o la tua immagine, che vuole salutarti o solo mettere un cuoricino”, spiega nella video-intervista che trovate qui sopra. “C’è anche quello che ti insulta, ma per fortuna sono più quelli che ti vogliono bene!”.
Proprio attraverso i profili social, qualche volta si vedono i suoi figli mentre provano a seguire le orme del padre, iniziando dalla più piccola, Alice: “Non potevo sperare di meglio, lei è già una cantautrice: ha 10 anni, si scrive i pezzi ma. Chiaramente, ancora non faccio ascoltare niente”, dice con orgoglio, prima di iniziare a elogiare anche il fratello. “C’è mio figlio Luca che, invece, compie 13 anni ad aprile: è un pianista già provetto, è al quinto anno di studio accademico. Ha proprio un talento, anzi… cancella tutto, non deve sentire, altrimenti si monta la testa!”, conclude Zarrillo scherzando.
In attesa di scoprire i loro progetti nei prossimi anni, non manca così tanto alla musica di Michele Zarrillo: “Mi sono rimesso a scrivere e a lavorare, ho trovato nuovi collaboratori e, incrociando le dita, all’inizio dell’anno prossimo uscirà un disco di inediti”, svela, interpellato dalla nostra Redazione a Sanremo. “La prossima estate la dedicherò tutta alla registrazione. Mi sono preso un anno e mezzo di pausa, però adesso ho voglia di rimettermi in gioco e ho già 4-5 canzoni che, secondo me, meritano di essere ascoltate”.