INVERNO DEI FIORI03 feb 2022

Michele Bravi: “Sangiovanni? Al Fanta Sanremo è Aka7even il vero nemico”

"Inverno dei fiori”, l'esordio alla regia, Battisti, il cinema, Tim Burton, Massimo Ranieri, il tour e il FantaSanremo: l'artista si racconta alla stampa dalla Riviera

Michele Bravi ha incantato Sanremo 2022 con "Inverno dei fiori”, "una dichiarazione d'amore dei tempi moderni", nella prima serata: "Con il Festival deve ripartire la musica live". L'esordio alla regia con il video, Lucio Battisti e Mogol, il cinema, Tim Burton, l'amicizia con Federica Abbate, le sue mille anime, l'incontro con la "divinità" Massimo Ranieri, il tour e il FantaSanremo: "Il vero nemico non è Sangiovanni ma Aka7even". L'artista si racconta alla stampa dalla città... dei fiori, non a caso.
MICHELE BRAVI. È la sua seconda volta in gara, ma questo Festival ha una valenza multipla: ha la possibilità di vivere un momento di crescita personale e professionale e di far ascoltare la propria musica a più gente possibile, inoltre la kermesse dev'essere un segnale di ripartenza per la musica dal vivo: "Quando io salgo sul palco dell'Ariston rappresento il lavoro di 30-40 persone", spiega il cantante, "Negli ultimi anni ci è stato quasi suggerito che la cultura sia un qualcosa da nascondere in cantina e invece io vorrei ridare dignità a questo ambiente".
"Del mio primo festival con 'Il diario degli errori' ricordo il tremore all'addome e la tensione", continua, "Stavolta so di poter entrare in un teatro pieno di gente con l'orchestra, davanti a milioni di italiani: in questo momento è un privilegio. L'anno scorso come ospite di Arisa sul palco ho visto la difficoltà di esibirsi davanti alla platea vuota. Ringrazio anche la maison Cavalli per aver creato i vestiti del mio racconto: è un onore prestare il mio corpo alla moda, che è arte".
INVERNO DEI FIORI. "È una dichiarazione d'amore dei tempi moderni", dichiara l'artista, "Negli ultimi due anni abbiamo disimparato molte cose, tornare alla normalità significa anche recuperare la quotidianità, perché in queste condizioni è difficile creare intrecci umani, intrecciare la storia e la vita di più persone". Michele non sapeva dell'esistenza dei fiori invernali: "La loro forza mi ha ispirato. Il vero senso dell'amore nasconde già in sé il senso della rinascita, come dice Cheope, tra gli autori. C'è una mitologia incredibile: ad esempio, secondo una leggenda, il Calicanto ha dato protezione a un pettirosso e dopo questo gesto ha iniziato a fiorire anche d'inverno. La gentilezza può essere un seme di rinascita. Ho cercato di raccontarlo, credo ancora molto nella forza delle parole: vorrei cantare l'urgenza dell'ascolto, dell'empatia e della gentilezza".
"Confido molto nel mio team di scrittura, lo stesso da sempre. Federica è la mia migliore amica", confessa il cantante. Scritta da Michele Bravi, Cheope, Alex Raige Vella, "Inverno dei fiori" è proprio una canzone d’amore, che riflette sulla fragilità e sui concetti di umanità, empatia e condivisione, raccontando quanto l’intreccio umano sia l’unica via per imparare l’amore. La musica è di Federica Abbate, Michele Bravi e Francesco Catitti "Katoo" che ne ha curato anche la produzione.
VIDEO. È uscito il videoclip ufficiale del brano che segna il debutto alla regia dell’artista: "Quando ho esordito a Sanremo, avevo un grande pudore, ora l'ho perso e mi piace raccontare che la mia creatività può toccare anche il cinema. Tutta la clip è ambientata in un teatro, in una scenografia floreale, con la metamorfosi finale dei fiori che si prendono la scena. Il messaggio è: speriamo che qualcuno si possa sedere vicino a noi, per dirci 'Con te mi sento felice'. A settembre ho partecipato a una masterclass di Tim Burton, che citava Dante Ferretti e Danny Elfman, e ho pensato alla potenza del linguaggio dell'onirico: tutta la parte audio-visiva che accompagna il brano esaspera l'atmosfera cromatica".
"Il cinema è sempre stata una mia grande passione ma la limitavo, ora mi piacerebbe anche entrare nella scrittura di altri. Ho partecipato alla sceneggiatura della serie 'Monterossi' con uno dei più grandi attori italiani, Fabrizio Bentivoglio. Questo poi aiuta anche la mia scrittura musicale, non voglio più farmi paranoie né mettere perimetri alla creatività. Non ho ancora finito di contare le mie anime: sono anche ironico, mi piace usare il mio corpo, però sono anche molto timido. Mi piace raccontare la fragilità. Negli ultimi anni ho imparato a non giudicarmi troppo e mi sento me stesso come mai prima d'ora, ho accettato le tante cose di me che non mi piacciono, non mi vergogno delle mie sbavature".
BATTISTI. Nella serata dedicata alle cover anni ’60, ’70, ’80 e ’90 Michele canterà il brano “Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi” scritto da Lucio Battisti e Mogol. La scelta è stata influenzata anche dalla masterclass di Tim Burton: "Sono cresciuto con la musica d'autore, per me era importante creare un momento celebrativo e omaggiare una coppia artistica che ci ha regalato capolavori, pensiamo solo a 'Il mio canto libero'. Questa mia esibizione può essere un'occasione per le nuove generazioni di cogliere quella bellezza e far rivivere quel sentimento: mi basterebbe far venire la voglia di riascoltare Battisti e Mogol. E' una delle canzoni più belle mai scritte, con un testo immaginifico sugli elementi vivi della terra. 'Come può uno scoglio arginare il mare...'".
FANTASANREMO. "Ho scoperto un mondo, per me è utile per sdrammatizzare la gara", racconta Michele Bravi, "Il vero nemico in questo momento non è Sangiovanni ma Aka7even, ha fatto più punti di tutti. Forse devo darmi una calmata perché questo gioco sta prendendo il sopravvento. È uno dei cast più belli di sempre: da Massimo Ranieri, una divinità musicale, a Gianni Morandi ed Elisa, ricordo ancora la sua vittoria con 'Luce (tramondi a nord est)' nel 2002. Mi sto godendo Sanremo, sono impazzito per Ditonellapiaga e Rettore, me la sto vivendo anche da studente, perché rimango un emergente. Non riuscivo ad avvicinarmi o a parlare con Ranieri. Mi esibivo prima di lui: nella Green Room gli ho detto 'Scusi Maestro ma lei per me è un mito'. È veramente un uomo di spettacolo: se mi chiedessero chi vuoi diventare un giorno, risponderei Massimo Ranieri, cerco di avere la sua dedizione completa, per attaccare un pezzo di vita sulla mia canzone".
CONCERTI. "Poter organizzare una terza tournée in tempi di pandemia è un onore", dichiara Michele Bravi. Sono state annunciate infatti questa settimana le date del nuovo tour “LIVE A TEATRO”, i cui biglietti sono disponibili online. La tournée, che vedrà Michele esibirsi dal vivo in alcuni dei più importanti teatri d’Italia, partirà domenica 15 maggio da Torino, presso il Teatro Colosseo, proseguendo poi a Padova, venerdì 20 maggio presso il Gran Teatro Geox, a seguire sarà a Milano, lunedì 23 maggio al Teatro degli Arcimboldi e giovedì 26 maggio sarà a Bologna al Teatro Celebrazioni. L’appuntamento conclusivo sarà a Roma, domenica 29 maggio, all’Auditorium della Conciliazione.