CONFERENZA E VIDEOINTERVISTA22 ott 2021

Michele Bravi: così “Cronaca di un tempo incerto” eleva la musica a cinema

La nuova canzone è anche un cortometraggio ispirato al libro “La strada” di Cormac McCarthy. Dopo la première al Palazzo del Cinema “Anteo” di Milano, il video viene presentato in anteprima ad “Alice nella città” alla Festa del Cinema di Roma. Ecco la nostra intervista #atupertu

Musica, cinema e letteratura insieme: “Cronaca di un tempo incerto” di Michele Bravi è una nuova canzone e un cortometraggio ispirato al libro “La strada” di Cormac McCarthy. Dopo la première per la stampa al Palazzo del Cinema “Anteo” di Milano, il video viene presentato in anteprima ad “Alice nella città” alla Festa del Cinema di Roma. Così una potente ballata cantautorale, con un arrangiamento orchestrale e la voce registrata nell’appartamento di Kattoo, diventa un racconto audiovisivo dopo essere rimasto nel cassetto oltre un anno: “Oggi festeggio la fine di un progetto, iniziato a gennaio con l’album ‘La geografia del buio’. Riuscire a realizzare un corto è motivo di grande orgoglio: tutto il disco, sul tema del dolore e del trauma, è stato scritto con un’intenzione cinematica fin dall’inizio”. Ecco la nostra video intervista, dal tour alla ripartenza del mondo dello spettacolo, mentre lui è sempre più attore, dopo l'aiuto di Maria Grazia Cucinotta.
#ATUPERTU. Le canzoni “Cronaca di un tempo incerto” e “Falene” formano la nuova versione de “La geografia del buio”: “A me piace molto pensare che i dischi abbiano una loro vita e una loro evoluzione, perché hanno la prima vita che è quella dentro casa tua quando tu quelle canzoni le scrivi, le canti, le lavori, le arrangi, le produci. E poi hanno una seconda vita quando queste canzoni incontrano il pubblico: nel momento in cui arriva la risposta del pubblico, il tuo processo creativo e produttivo subisce delle variazioni, si fortifica in alcuni aspetti, diventa più elastico in altri. Poi a questo racconto de 'La geografia del buio' si è aggiunto in un primo momento una metafora sugli animali notturni e sulla loro abilità di stabilire un grande equilibrio tra luce e ombra, questo con 'Falene'. Questo racconto invece si chiude con 'Cronaca di un tempo incerto', che è accettare il peso dell'incertezza e dell'indeterminatezza e farlo in questo caso con un contenuto molto più ibrido, che è una storia che non vive solo nello spazio di una canzone ma diventa anche un progetto cinematografico, un cortometraggio”.
Michele Bravi proietta un vero e proprio mini-film sui grandi schermi di Milano e Roma: “Il cinema per me rappresenta intanto una grandissima passione, perché ho sempre osservato il cinema da lontano, sono un grande fruitore di cinema, però poi soltanto da poco sto iniziando a frequentare questa realtà in termini professionali. E adesso poter pensare che la mia musica è stata una possibilità per conoscere questo mondo, per entrarci, per raccontare la narrativa non soltanto in termini musicali ma in termini audiovisivi, per me è un motivo di grandissimo orgoglio. È strano poter spiegare quanto un lavoro effettivamente sta lì: questo è stato un lavoro di oltre un anno, quindi sta lì, si ferma, poi riprende, poi riparte, poi si ricapovolge tutto... Ecco adesso vederlo proiettato in delle sale è proprio realizzare un piccolo enorme sogno che stava lì nel cassetto e che questo disco mi ha dato la possibilità di esaudire”.

#atupertu con Michele Bravi (Cronaca di un Tempo Incerto)

Michele ha recitato ma ha anche sceneggiato il video di “Cronaca di un tempo incerto”: si vede più come attore o autore? “Mi piace molto scrivere, quindi mi piace molto partecipare alla costruzione di una storia. Nel momento in cui capisco che magari una capacità interpretativa può essere funzionale alla storia, quindi prestare il mio volto per quel personaggio, per quella storia, mi piace calarmi chiaramente anche in termini attoriali dentro il progetto. Poi mi piace seguire tanti aspetti della costruzione di un progetto cinematografico dalla parte del costume alla parte della scenografia, alla parte della scrittura, quindi della sceneggiatura. In questo momento mi piace capire tante geometrie che ci sono dietro la costruzione di un progetto cinematografico e poter abitarne più nello stesso momento è bello”.
Con queste iniziative il cantante ha voluto dare un segnale di ripartenza: “Al mondo dello spettacolo, per ripartire, serve tanta coesione. Il mondo dello spettacolo è stato il più sofferente di tutti, con questo stress economico, quest'emergenza sanitaria che stiamo ancora attraversando, e gli aiuti che ci sono stati dati e che ci sono stati riconosciuti come artisti e come creativi sono pressoché nulli. Quindi in questo momento credo che ci sia tanto bisogno di una coesione fortissima tra artisti, creativi e professionisti del settore. In questo momento poter dire con una mia canzone, con un mio progetto musicale, anche l'importanza di tornare nelle sale per me è un motivo di grande orgoglio, vedere come queste cose possono comunicare insieme, possono parlare nello stesso momento e credo veramente che ci sia tanto bisogno di coesione fra i vari settori che costituiscono questo grandissimo mondo della creatività”.
Michele Bravi sarà in concerto a partire da novembre: “Sul tour si apre un capitolo molto più complesso, nel senso che chiaramente ci sono state date delle risposte molto tardivamente, sono arrivate da poco le direttive su come potersi gestire nei concerti al chiuso. Quindi ci saranno delle ristrutturazioni su delle date da fare perché poi ci sono dei tempi tecnici per cui serve fare un certo tipo di preparazione, di lavoro. Il tour ci sarà: stiamo capendo dove dover andar a risistemare magari date, location o cose, però il tour ci sarà, in forma magari diversa da quella che è stata annunciata, però ci sarà, per fortuna”.
LA CANZONE. Il singolo esce oggi, venerdì 22 ottobre 2021, insieme all’extended version digitale dell’album “La geografia del buio” che dal 12 novembre sarà disponibile in formato LP colorato in edizione limitata autografata con copertina esclusiva: “Un professore al liceo diceva che la vita si declina solo all’indicativo presente, è inutile essere nostalgici. Questo disco non racconta come trovare la luce ma come convivere con il buio e con l’incertezza”. Scritto da Federica Abbate, Michele Bravi, Cheope e Francesco “Katoo” Catitti che ne ha curato anche la produzione, “Cronaca di un tempo incerto” chiude il racconto de “La Geografia del Buio”: “A chiusura di un disco che ha definito il mio percorso musicale degli ultimi anni, “Cronaca di un tempo incerto” è la narrazione desolata di un mondo sul margine estremo dell’indeterminatezza. Il percorso nel buio si chiude con il tentativo ultimo di cercare e portare in salvo dall’oscurità qualcosa che non si sia scheggiato, che sia rimasto intero” spiega Michele Bravi.
IL VIDEOCLIP. Il video è fortemente legato a “La strada”: “È un libro che ha fatto la storia vincendo il Premio Pulitzer. Era da sempre sugli scaffali di casa ma l’ho scoperto solo durante la pandemia, è un’esperienza letteraria molto forte, ha una presa secca e diretta, i protagonisti non hanno nome, sono solo un uomo e un bambino. Mi ha colpito molto forse anche per la contingenza che c’era fuori, perché narra di un mondo sfinito, quello che viviamo da due anni, quest’emergenza che ha creato tempi incerti. L’ho trovato premonitorio in modo preoccupante. Questo video chiude il cerchio della storia sul dolore che ho raccontato nel disco: bisogna trovare un modo per costruire un mondo in mezzo alle difficoltà, quello significa riuscire a sopravvivere”
“Ho girato il video in pieno inverno durante le restrizioni del lockdown”, spiega ancora Michele Bravi in conferenza stampa, “è stato uno sforzo intenso perché è una piccola produzione che ha coinvolto nomi importanti, dal direttore della fotografia all’attore Sergio Albelli: prima di girare abbiamo parlato tanto e ci siamo incontrati molte volte. Lui mi ha aiutato a capire come canalizzare l’emotività per portarla nel racconto canoro e visivo e per interpretare al meglio un figlio accanto al padre”. Il videoclip ufficiale, disponibile dal pomeriggio di lunedì 25 ottobre, viene presentato in anteprima ad Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata alle nuove generazioni, la sera di venerdì 22 ottobre. Il corto, sceneggiato da Michele Bravi e Nicola Sorcinelli, che ne ha curato anche la regia per la produzione di Borotalco.tv, ha come protagonisti Michele stesso e l'attore Sergio Albelli.
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IL CINEMA. “Sono un creativo, non un cantante: toccare arti diverse e fare un cortometraggio in questi tempi, i più incerti lavorativamente parlando, mi rende tanto orgoglioso”, aggiunge Michele Bravi, “Altri progetti al cinema? Assolutamente sì, ma le produzioni mi hanno detto che non posso dire niente. Ho già chiuso un progetto che uscirà l’anno prossimo con un cast importante, con grandi attori e registi. Il prossimo mese invece concluderò le riprese di un film, la prima opera di una giovane regista molto in gamba. Siamo solo all’inizio di un percorso? Speriamo”.
In questo percorso Maria Grazia Cucinotta ha un ruolo fondamentale: “Dopo periodi storici forti, come il secondo dopoguerra, le persone hanno bisogno di capire quel momento e per farlo c’è bisogno di visione creativa, di artisti che spieghino tutto metaforicamente. Maria Grazia Cucinotta è tra le persone più importanti della mia carriera: ho iniziato con la sua protezione. A X-Factor, appena ho vinto, mi disse che dovevo far incontrare musica e cinema e ora ci sono riuscito, finalmente la rendo orgogliosa e posso ringraziare pubblicamente dopo tanti anni che mi dà i suoi consigli”.
“Sono tanto orgoglioso di vedere come la creatività musicale possa rompere gli argini ed entrare nel mondo del cinema con un progetto delicato e allo stesso tempo umanamente violento. È importante, ora più che mai, poter sostenere il mondo dello spettacolo nel suo insieme. C'è bisogno di pubblico nelle sale e c'è bisogno di musica come mai prima. “Cronaca di un tempo incerto” è l'occasione perfetta per me e per il mio pubblico di celebrare la forza della ripartenza” ha dichiarato Michele Bravi.
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