Michael, ti sei subito scusato per la pronuncia ma in realtà parli benissimo l’italiano anche se sei nato e hai vissuto in Australia…
“Io sono nato su una spiaggia dell’Australia, tra i canguri, ma i miei genitori sono siciliani. In Australia parliamo soprattutto in inglese, ma un po’ usiamo anche l'italiano, o meglio, il siciliano. Mia nonna abita in Australia ma ogni tanto mi dice: ‘Micheluzzo, bedduzzo’”.
La tua passione per la musica è nata molto presto, anche grazie a tuo padre che amava Elvis...
“Abbiamo tutti questi vinili e ogni giorno ce li ascoltiamo. A 7 anni mi sono esibito per la prima volta su un palco cantando 'Blue Suede Shoes' di Elvis”.
Poi hai scoperto di avere un timbro diverso...
“Sono stato sempre interessato alla tecnica e ai funzionamenti della voce e ho capito che volevo fare il tenore. Forse in questo c'è una predisposizione naturale, o forse il fatto di essere siciliano. Prima cantavo tutt'altro genere, un giorno ho eseguito un pezzo di Mario Lanza e sono rimasto illuminato”.
Hai fatto molte cose in Australia, tra cui alcuni musical. Come sei arrivato in Italia?
“Sono stato alcune volte il Italia, per brevi periodi. Ho incontrato la famiglia Pavarotti a Modena e ho fatto parte del Festival Verdi a Parma. Ora sono qui”.
Tu non canterai stasera. “Rinascerai” è un brano molto impegnativo, immagino che domani dovrai allenarti. Dove fai gli esercizi, in camerino prima di esibirti? “Un po’ in albergo ma anche in camerino. È un riscaldamento della voce ma è anche un allenamento psicologico per rilassarmi e concentrarmi”.
Tu seguivi il Festival dall’Australia?
“Sì, là c’è una grande comunità italiana. Tutti gli anni ci ritroviamo davanti alla tv a guardare Sanremo. Per me è sempre stato un sogno che ora si è realizzato”.
Per le Nuove Proposte è previsto uno scontro. Tu non vuoi pensare alla gara ma alla tua interpretazione... “Noi siamo qui per la musica e se riusciamo a esibirci al meglio abbiamo fatto il nostro lavoro”.
Un pezzo che ami ma che è molto difficile eseguire?
“'Nessun Dorma' è impegnativa ma anche 'E lucevan le stelle' della Tosca. La voce c'è di natura ma bisogna studiare molto e affinarla con la tecnica”.
Ma anche con il cuore...
“Quella è la prima cosa”.