In veste di radio ufficiale della Nazionale, seguiamo allenamenti, ritiri e conferenze stampa degli Azzurri. Ma è vero che da bambino eri più interessato al calcio che alle moto? “Assolutamente, ero solo calcio perché la moto è arrivata nei miei pensieri molto più tardi. Ho fatto tutte le categorie: Pulcini, Allievi, Esordienti, Giovanissimi… Mi divertivo e giocavo, certo non avevo quel talento per ambire a qualcosa di importante. Giocavo mezz’ala o ala, ero abbastanza veloce”.
Sei tifoso romanista, in Nazionale ci sono Florenzi e De Rossi. Da commentatore sportivo, un parere su tutti e due… “Florenzi nell’ultima partita ha fatto vedere cose molto belle. De Rossi ha un po’ quel ruolo che aveva Totti, una persona di spessore che fa partire il gioco e che serve in una squadra come l’Italia”.
Secondo te ci sono punti di contatto tra calcio e motociclismo? “Il nostro sport è più individuale però non bisogna lasciarsi ingannare dal fatto che, dietro il pilota, c’è il lavoro di un team. Condividiamo la stessa passione, l’intensità, l’adrenalina. Il momento in cui ti giochi tutto in una curva all’ultimo giro può essere paragonato a un calcio di rigore”.
Dove guarderai Germania-Italia di sabato? “Credo che la vedrò a casa in compagnia di amici come sempre, perché Europei e Mondiali sono grandi avvenimenti”.