Max si presenta proprio come un professore che accompagna la classe in gita scolastica: la destinazione non è casuale, perché proprio a Pavia ci sono due, tra quelle discoteche “abbandonate” in tutta Italia, che tanto hanno rappresentato per l’artista nella sua gioventù.
La nuova canzone parla infatti delle discoteche “che non ce l’hanno fatta”, posti che Max Pezzali definisce a modo loro straordinari ed epici, ma che oggi appaiono “vuoti e vandalizzati”. A documentare tutto questo, ci ha pensato il libro culto del 2021 “Disco mute”, che ha ispirato anche il video in uscita sempre lunedì, insieme al brano: queste immagini, alternate alle dichiarazioni di grandi dj di fama internazionale, si sono trasformate in musica e in una produzione spontanea che ha coinvolto nuovamente Michele Canova, autore anche del testo insieme a Jacopo Ettorre.
La clip speciale sarà disponibile, oltre che online, anche su Radio Italia TV. Per il resto, l’unico modo per ascoltare “Discoteche abbandonate” sarà quello di accendere la radio, almeno inizialmente. Sulla scia di questa nostalgia del passato, Pezzali ha scelto di rendere disponibile il brano solo su questo mezzo dal 15 aprile: ovviamente, sarà in rotazione su Radio Italia solomusicaitaliana. “È un modo per raccontare il tempo a cui si ispira questa canzone”, è la spiegazione di Max Pezzali dietro a questa scelta. Solo il 26 aprile, arriverà quindi in digitale e su CD fisico autografato.
Mentre l’artista ci anticipa tutto questo, il viaggio insieme al “prof Max” fa tappa al luogo in cui, una volta, sorgeva il Docking, una delle due storiche discoteche a cui Pezzali è molto legato: “Tutto, per me, nacque qui”, racconta ricordando l’incontro, proprio in questo luogo, con un dj americano che influenzò la sua visione della musica e del mondo dance di allora. L’altra tappa obbligata a Pavia è quella al Celebrità, diventato famosissimo grazie alla canzone degli 883 “La regina del Celebrità”: “Era una ragazza che non prendeva soldi, ma saliva sul tavolino solo per vanità. Non ho mai saputo con esattezza il nome”. Oggi, la discoteca è stata rimpiazzata da… un garage: “È proprio lo spirito con cui è stata realizzata ‘Discoteche abbandonate’”, spiega Pezzali.
L’artista canta quindi la discoteca come luogo che decenni fa rappresentava non solo aggregazione e divertimento, ma anche sperimentazione, innovazione e libertà: “Tutto è accaduto in questi due posti. Erano i luoghi in cui io e i miei coetanei abbiamo scoperto la musica e ‘l’altrove’”, aggiunge, non risparmiando una critica alla mentalità diffusa tra gli anni ’80 e 2000: “Quel mondo è stato sempre avversato, perché le discoteche erano considerato il male assoluto. Con il senno di poi, oggi ci accorgiamo che forse non erano così male, anzi hanno avuto dei meriti culturali. Io, che ero il più provinciale, ho ascoltato canzoni che poi mi hanno condizionato, ho visto le drag queen, ho visto la diversità”. Infine, per il cantautore, è anche grazie a questo luogo se la dance è riuscita ad affermarsi come un vero genere musicale, non più disprezzato.
E proprio a questo genere e a questo mondo, sarà dedicato uno spazio “rievocativo” nei prossimi concerti negli stadi di Max Pezzali, reduce da due anni di grandissimi successi dal vivo. Sono già stati staccati oltre 330mila biglietti per i live estivi, che avranno una nuova struttura, tra le hit che comunque non potranno mancare e altri brani che invece non vengono portati sul palco da parecchi anni. In più, i nuovi concerti negli stadi italiani avranno al centro i fumetti e porteranno live, in qualche modo, i personaggi delle canzoni degli 883.
Non è in previsione, invece, un album, almeno finché Max Pezzali non sentirà il bisogno di esprimere in tante canzoni il suo punto di vista, come è successo con “Discoteche abbandonate”: “Ci sono tanti giovani che fanno cose fighe. Quando decidi di fare una cosa, deve avere un senso, dev’essere collegata alla tua biografia e alla tua età”.
Tra i giovani, Max Pezzali identifica nei Pinguini Tattici Nucleari gli “eredi” un po’ degli 883, anche se non vuol dirlo troppo ad alta voce: “Riccardo è uno dei più forti songwriter ed è molto più bravo di quanto io possa essere stato ai miei tempi. Fa canzoni più articolate, che però raccontano la quotidianità in modo moderno. Le persone vanno ai loro concerti perché si divertono, ed è questo il senso del live: loro l’hanno colto e credo di averlo colto anch’io”.
La gita Milano-Pavia e ritorno non può finire senza un karaoke collettivo che, tra pochi mesi, verrà replicato in larga scala da Max Pezzali nei principali stadi del nostro Paese. Il nuovo singolo, presto, diventerà anche un comic book; poi, probabilmente a ottobre, arriverà la serie tv sugli 883 (sarebbero già iniziate addirittura le riprese della seconda stagione) e molto altro… Per ora, ci godiamo e aspettiamo di cantare “Discoteche abbandonate”.