News04 lug 2017

Mario Volanti ha fondato Radio Italia 35 anni fa. Lo racconta qui

La formula del successo e gli aneddoti: da Pino Daniele a Biagio Antonacci

Mario Volanti, presidente e fondatore di Radio Italia Solomusicaitaliana, racconta i 35 anni dell'emittente, dagli esordi a oggi, e parla di RADIO ITALIA LIVE – IL CONCERTO, che quest'anno è arrivato anche a Palermo.
Radio Italia festeggia 35 anni. Com'è nata? Come esigenza di far ascoltare la musica italiana, che in quel periodo non si ascoltava da nessuna parte. Era tutto 'anglofonizzato', si parlava in radio con un accento inglese. Nessuno aveva mai pensato di fare una cosa del genere, sembrava un'assurdità, ma io ho immaginato un'Italia con una radio che si chiamasse Radio Italia, che facesse musica italiana, che parlasse italiano corretto e si rivolgesse alle persone comuni”.
Qual è la formula del suo successo? È una radio che ha un format e una sua specializzazione ma allo stesso tempo ha un target molto allargato, perché l'idea della musica italiana non limita il numero e la tipologia degli ascoltatori”.
Il primo brano trasmesso, il 26 febbraio 1982, era di Pino Daniele. Che ricordo ha di Pino? Ci vedevamo spesso, tra di noi era nata una simpatia. Io stimavo e stimo Pino Daniele come artista e Pino stimava Radio Italia. Quando nel 1991 siamo stati oggetto di un attentato che ha bruciato la radio, lui è stato uno dei primi a venirci a trovare e si è detto disponibile per iniziative che avrebbero potuto aiutare la ricostruzione. Come lui, un'altra grandissima artista, Mia Martini”.
Si dice che, quando Radio Italia era in via Casati a Milano, spesso citofonava Lucio Dalla, anche solo per un saluto. È vero? Sì, non solo Dalla. In quel periodo poi facevamo da casella postale: invitavamo gli ascoltatori a scrivere ai cantanti attraverso Radio Italia; raccoglievamo le lettere e quando gli artisti venivano per le interviste gliele consegnavamo. Qualcuno passava anche solo per ritirare la propria posta, come Biagio Antonacci che faceva un salto due volte a settimana. Radio Italia era un luogo di ritrovo. Una sera in cui avevamo un'intervista con Claudio Baglioni, Gigi D'Alessio ci portò le sfogliatelle”.

TIME-LAPSE RADIO ITALIA LIVE IL CONCERTO PALERMO

Com'è cambiata la musica in questi 35 anni? C'è un nuovo modo di fare musica, ma la musica è rimasta. Per esempio, noi mandiamo in onda il rap italiano, il pop ma anche Lucio Battisti. C'è una parte di evoluzione, una di conservazione e poi c'è la sintesi, come nel caso di Rovazzi e Morandi”.
Quest'anno un doppio appuntamento con RADIO ITALIA LIVE – IL CONCERTO: per il sesto anno in piazza Duomo a Milano e per la prima volta al Foro Italico di Palermo.... È stata una follia positiva. Abbiamo voluto testimoniare che Radio Italia è in Italia, non solo a Milano. Palermo rappresenta simbolicamente tutto il sud e il fatto che l'Italia musicale può essere unita. Spostare la nostra macchina organizzativa in Sicilia è stato un grande sforzo economico e produttivo ed è diventato ancora più impegnativo per le restrizioni giustamente imposte dalla nuova circolare sulla sicurezza. In queste occasioni abbiamo lanciato l'iniziativa #lamusicaèpiùforte per dare un segnale, perché la musica è e deve essere più forte”.
C'è stata anche una dedica a Franco Nisi... Franco è stato al mio fianco per 34 anni, ha sempre portato Radio Italia al centro della sua vita, non solo professionale. Era doveroso”.
Sta già pensando alla prossima edizione di RADIO ITALIA LIVE – IL CONCERTO?Ci penserò dopo aver smaltito i postumi della seconda data”.