News31 gen 2020

Il 2020 di Marco Masini: Sanremo, 16 duetti, tour e Arena di Verona. Video

In primo piano: il nuovo album, Disperato, L'uomo volante, Arisa e Firenze

Marco Masini va a Sanremo 2020 con Il confronto a 30 anni dal trionfo con Disperato, lancia un album con 16 duetti e prepara un tour di concerti, Arena di Verona inclusa: ecco le ultime notizie dalla conferenza stampa di oggi e la video intervista “In primo piano”, in cui si parla anche del suo tatuaggio per Firenze e la Fiorentina e dei 5 minuti più importanti della sua vita.
Nel 2020 Marco festeggia 30 anni di carriera e il 7 febbraio pubblica Masini +1, 30th Anniversary, il nuovo album in cui duetta con Eros Ramazzotti, Giuliano Sangiorgi, Ermal Meta, Umberto Tozzi, Luca Carboni, Modà, Nek, Gigi D'Alessio, Jovanotti, Annalisa, Bianca Atzei, Giusy Ferreri, Fabrizio Moro, Rita Bellanza, oltre a “riunire” idealmente nel disco Francesco Renga e Ambra Angiolini che si definisce “l'intrusa”.

IN PRIMO PIANO: Masini+1 30th anniversary di Marco Masini

5 CANZONI. Il racconto dell'ascolto in anteprima di alcuni brani del disco:
- Disperato con Eros Ramazzotti: il mitico brano, che compie 30 anni, segna l’incontro intenso tra il graffio di Masini e il timbro inconfondibile di Eros, su un arrangiamento dalla tensione crescente
- Vaffanculo con Luca Carboni: il brano inizia a sorpresa con la voce dell’ospite bolognese, in una versione elettronica, contemporanea e ancora più potente dello storico successo
- Ci vorrebbe il mare con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro: sulle note cullanti di pianoforte e orchestra i due cantanti si alternano come onde in questa grande ballata, dipingendo un duetto poetico e teatrale. “Mi sono ritrovato con Sangiorgi a un compleanno di Francesco Nuti, al quale siamo molto legati”, ha raccontato Marco, “Improvvisammo alla chitarra e al piano Ci vorrebbe il mare, venne esattamente così
- L’uomo volante con Jovanotti: la voce di Lorenzo entra subito dopo il primo ritornello con due sue strofe rap, un flusso di coscienza sulle cadute e sui successi della vita
- La parte chiara: è uno dei quattro brani inediti del disco ed è firmato da Marco insieme a Federica Camba e Daniele Coro, proprio come la canzone sanremese “Il confronto”: il trio lavora insieme da sei anni
DUETTI. “Molti degli ospiti del disco sono amici da moltissimo tempo”, spiega Marco Masini, “Il primo che ho conosciuto è Eros nella nazionale cantanti, mi è stato vicino in diversi momenti difficili della carriera, si è esposto, ha rilasciato dichiarazioni in mia difesa. Tutti loro si sono fidati di me per l’aspetto musicale, tecnico e produttivo: è stato veloce trovare con loro la tonalità e l’arrangiamento, mi hanno dato fiducia e stima. Vengo dalla dance e dalla musica fatta nelle cantine o in studi di registrazione sperimentali, mi ritengo un musicista oltre che un cantautore, quindi sono davvero felice”. “Le canzoni hanno subito una leggera trasformazione”, continua il cantante, “Perché sono state realizzate 30 anni dopo, è normale riequilibrare con sonorità e forme espressive in linea con la musica di oggi e poi qui ho di fianco un’altra voce, quindi volevo far sentire l’ospite a suo agio con suoni e vocalità adatti a lui, perché era giusto valorizzare il suo regalo”.
Masini ha raccontato la realizzazione: “Ci sono state problematiche di tonalità, abbiamo dovuto cercare il modo di incastrare le parti perché ognuno di noi esprimesse al massimo la vocalità, tra ritmo e rabbia. 'Vaffanculo' con Carboni ha acquistato ad esempio molto ritmo, quasi un andamento reggaeton: gli special invece spesso lasciano spazio al mio urlo di rabbia. Jovanotti ha inventato un video con una stringa che è una dedica alla mia vita, me l’ha inviato come un fulmine a ciel sereno mentre guardavo la partita Manchester United-Liverpool: ognuno di loro mi ha fatto un dono in modo diverso, come se fosse un compleanno”.
Questa è la tracklist di MASINI +1, 30TH ANNIVERSARY: Il confronto (inedito); La parte chiara (inedito), Non è così (inedito); Disperato - feat. Eros Ramazzotti; Ci vorrebbe il mare - feat. Giuliano Sangiorgi; Cenerentola innamorata - feat. Ermal Meta; Perché lo fai - feat. Umberto Tozzi; Ti vorrei - feat. Ambra Angiolini; Vaffanculo - feat. Luca Carboni; T'innamorerai - feat. Francesco Renga; Bella stronza - feat. Modà; Principessa - feat. Nek; Lasciaminonmilasciare - feat. Gigi D'Alessio; L'uomo volante - feat. Jovanotti; Io ti volevo - feat. Annalisa; Che giorno è - feat. Bianca Atzei; Spostato di un secondo - feat. Giusy Ferreri; Tu non esisti - feat. Fabrizio Moro; Fra la pace e l'inferno (inedito) - feat. Rita Bellanza.
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SANREMO 2020. “Ogni Festival è figlio del suo tempo”, dice Marco alla vigilia della sua nono Sanremo con il brano Il confronto, “Ci arrivi con una preparazione che rispetta il momento. Nel 2004 andai a raccontare un desiderio di paternità che a 40 anni si ha. E’ giusto andare al Festival a raccontarsi perché è una vetrina importante per mettersi a nudo: raccontare le cose che ho visto e vissuto è sempre stata una mia passione. ‘Il confronto’ è la storia degli uomini, che spesso scappano da loro stessi, si rincorrono, hanno paura a confrontarsi, esprimono la loro vigliaccheria con donne e amici e con la verità, fuggendo. Il confronto è con noi stessi e con il tempo che passa: non si è sempre uguali, la vita ci insegna a rimetterci in gioco”.
Masini insieme ad alcuni suoi brani è stato indirettamente coinvolto nelle critiche ai testi di Junior Cally, uno dei 24 Big di Sanremo: “Chi scrive canzoni prima di tutto scrive per se stesso. Ho sempre fatto brani pop, anche quando ho scritto pezzi forti come Vaffanculo e Bella stronza: Vaffanculo era una reazione di difesa, la violenza vera era in certe cose che hanno scritto, parlo anche di alcuni artisti, in particolare una donna. Bella stronza invece è un momento di rabbia, quando dall’amore si arriva all’odio ma nel pezzo la violenza è solo immaginata, non esercitata. Non mi occupo delle critiche ai pezzi degli altri perché è già difficile occuparmi dei miei… Mi possono anche ammonire per Bella stronza, allora però devi squalificare anche Totò e la malafemmena o Bella senz’anima di Cocciante: non c’è da sconvolgersi più di tanto riguardo al mio caso, ho vissuto momenti peggiori, le canzoni sono figlie del tempo, se vengono cantate da tutti non puoi condannarle, la donna è la cosa più bella del mondo e va rispettata, credo nell’assoluta parità, non va offesa né in prosa né in poesia né nell’arte in genere, bisogna raccontare la verità, poi la decisione finale spetta al pubblico. Nella realtà social di oggi tutto viene esasperato e amplificato, si va a spulciare in modo retroattivo”.
Oggi Masini modificherebbe le parole delle sue canzoni? “Cambiare un testo vuol dire rinnegare il brano e fare un torto a me stesso e a co-autori come Bigazzi e Dati: oggi forse potrei rivedere il video, perché allora le clip erano più didascaliche, c’era quel grido di rabbia molto esplicito. Adesso invece si potrebbe fare qualcosa di metaforico. E’ giusto invece riadattare i brani musicalmente anche pensando agli ospiti
ARISA. Marco ha scelto la cantante per la cover sanremese di Vacanze romane dei Matia Bazar: “Vorrei avere mia madre a cantare con me Vacanze romane, un pezzo dell’83, lei è scomparsa nell’84, è stato l’ultimo brano che cantava mentre cucinava. Con l’arrangiamento che ho fatto, un po’ coraggioso, Arisa in quella tonalità è perfetta, canta da Dio e la considero una persona vera, fa della sua fragilità la sua forza, siamo amici, c’è una stima reciproca, la prima volta che ci siamo incontrati ci siamo messi a piangere, mi sono divertito molto a cantare con lei. L’orchestra si diverte tantissimo a suonarla. Con Signor Tenente nel 2017 successe uguale: non ci fu un boato di gioia nel mio staff quando la proposi, ma non mi scoraggiai, in una settimana con l’arrangiamento ho convinto tutti. Giorgio Faletti era un genio: ho avuto la fortuna di frequentarlo anche a casa sua all’Isola dell’Elba, Signor Tenente era un capolavoro. In Vacanze romane verrà fuori l’armonicità e la vocalità”.
DISPERATO. Marco Masini torna a Sanremo con Il confronto a 30 anni dalla vittoria con Disperato tra le Novità: “Credo di essere l'unico ad aver vinto tra i Giovani al PalaFiori di Sanremo perché quell'anno il Festival fu spostato lì, quindi ho fatto una cosa diversa da tutti. Ricordo che, quando annunciarono la mia vittoria, mi accorsi in un attimo che la mia vita era cambiata e che potevo dare importanza a quello che avevo scritto, con l'uscita dell'album, ma anche al mondo che volevo rappresentare, potevo dare voce a una generazione. Mi accorsi di tutto in 5 minuti, i più importanti della mia vita: in un attimo mi sentii addosso la responsabilità di colui che poteva denunciare certe cose, esprimendo una realtà vera e cruda di quegli anni, era il tempo di Tangentopoli e dello smarrimento. Oggi è tutto diverso, voglio imparare dai giovani il futuro della musica italiana”.
Masini ha poi vinto tra i Big con L’uomo volante nel 2004: “Era una canzone vera che, al di là della vittoria, ha trovato un grande consenso emotivo da parte della gente, con numeri importanti, a quei tempi i social c'erano relativamente. Quel Festival mi ha regalato la possibilità di ricominciare a fare il mio mestiere con serenità”.
DA FIRENZE A VERONA. “E’ un giorno emozionante per me”, ha detto oggi Marco alla stampa a Milano, “Perché, oltre ai 30 anni di carriera, c’è un evento importantissimo, vicino al mio compleanno che è il 18 settembre: due giorni dopo, il 20, faremo un grande concerto all’Arena di Verona, sarà uno spettacolo bellissimo, saranno presenti gli artisti che hanno condiviso con me questi 30 anni in questo disco. I primi ospiti sono già stati annunciati: all’Arena di Verona faremo l’evento, lo spettacolo, è un sogno incredibile, il momento più emozionante saranno le prove, perché l’attesa del piacere è il piacere stesso. Sono emozionato anche perché è l’ultimo giorno di calciomercato: la mia Fiorentina ha acquistato Amrabat dal Verona!”. Sul palco dell'Arena ci saranno: Giuliano Sangiorgi (Negramaro), Ermal Meta, Umberto Tozzi, Ambra Angiolini, Luca Carboni, Francesco Renga, Modà, Nek, Gigi D’Alessio, Annalisa, Bianca Atzei, Giusy Ferreri, Fabrizio Moro, Rita Bellanza e Arisa.
Nella scaletta dei concerti del tour 2020 ci saranno le canzoni più amate, “poche parole inutili” e un filo conduttore rappresentato da proiezioni che racconteranno una storia, ma non sarà la celebrazione dei 30 anni: “Non mi piace celebrarmi, mi piace festeggiare, come ho fatto con questi amici nel disco e come faremo all’Arena, sarà uno spettacolo pieno di vita, luci ed emozioni figlie di un vero live. Saremo in sei sul palco, io e la mia band di sempre che mi segue dappertutto perché sono un bell’uomo (ride, ndr) e perché sono amici”.
Il tour nei teatri italiani ed europei partirà ad aprile: le date a Firenze sono diventate 3; la sua città ha ricambiato l'amore che lui ha reso eterno con il tatuaggio del Giglio rosso sul braccio: “Adesso speriamo anche che la mia città si trasformi in una bella squadra. Tutte le volte che suono e canto a Firenze l'emozione è grandissima, però non voglio trattare differentemente le altre città, tutta Italia mi ha sempre accolto con grande affetto: Roma, Milano, Venezia, Torino sia sponda granata sia bianconera. Il live del 20 settembre a Verona sarà il riassunto di tutte le puntate: l'Arena necessita di una grande interpretazione anche visiva e tutti gli ospiti che verranno hanno assolutamente diritto ad avere un bel tappeto rosso”.
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5 CURIOSITA'
- Il manager di Masini è il figlio del cantautore Umberto Tozzi, Gianluca, e il direttore che dirigerà l'orchestra per lui a Sanremo è Roberto Rossi, un veterano con 18 Festival all'attivo che ha ricordato: “Tanti anni fa Masini suonava con Raf e io con Ramazzotti, ma quel ragazzo che suonava le tastiere cantava già benissimo e due anni dopo sarebbe esploso
- Masini: “Avrei voluto fare un album di 30 canzoni per 30 anni, però sarei uscito nel 2027, quindi ho deciso di farne 15. Sono rimaste fuori tante canzoni, sarebbe diventato un triplo cd. Ai 60 anni di carriera, all’ospizio, faremo il secondo volume (ride, ndr)
- “L’elettronica serve tanto, velocizza, facilita e fa risparmiare ma l’essere umano ha ancora una forza, perché il groove continua a vincere. Sta tutto al buon senso di chi fa la produzione ma il live è ancora insostituibile e dà la possibilità ai musicisti di lavorare, nonostante ora ci sia una selezione maggiore
- “Cosa non rifarei? Non ridarei uno schiaffo a mio papà quando ero giovane, è l’unica cosa che mi rimprovero. Nella musica qualsiasi sbaglio io abbia fatto mi ha portato qui e io sono contento di essere arrivato a questo punto
- “Prima facevo mèches e qualche colore, ora penso che la vecchiaia e le rughe vanno fatte vedere, quindi ho scelto questo look con la barba