Dopo Conegliano e Torino, il tour “Live in Europe 2025” ha fatto tappa ad Assago per la prima di quattro date sold out al Forum: noi di Radio Italia solomusicaitaliana siamo radio ufficiale
12 ottobre 2025. Forum di Assago, Milano. È il momento di Marco Mengoni e del suo tour “Live in Europe 2025”. Dopo aver conquistato gli stadi in estate, Marco si sta prendendo anche i palazzetti con uno show sensazionale, emozionante, classico. Ecco com'è andato il primo dei quattro sold out al Forum: c'eravamo anche noi di Radio Italia solomusicaitaliana, radio ufficiale del tour.
La scenografia è quella degli stadi: epica, da tragedia greca. Lo show è diviso in sei atti (Prologo, Parodo, Dialoghi, Stasimi, Esodo e Catarsi), introdotti da una voce narrante e curati nei minimi dettagli, dai giochi di luce a un corpo di ballerini che si muove all'unisono. Il vero protagonista della serata, però, è solo lui: Marco Mengoni. Le sue canzoni fanno emozionare, ballare, piangere, ma c'è una costante: il pubblico del Forum le canta a squarciagola, dalla prima all'ultima. Più volte nel corso della serata Marco si trasforma in spettatore, smette per un attimo di cantare e ammira emozionato il suo pubblico, che ricambia ricoprendolo di applausi.
Con un repertorio ormai costellato di classici della nostra musica, Marco Mengoni non ha bisogno di ospiti per tenere in pugno il Forum. È padrone assoluto del palco, che infiamma con una hit dietro l'altra: da “Ti ho voluto bene veramente” a “Guerriero”, da “No stress” a “Muhammad Alì”. Poi, attesissimo, arriva il momento Sanremo: la pedana del palco si alza a sorpresa, facendo volare Marco sul Forum. “Mi sono alzato un po' per farvi vedere i miei nuovi addominali”, scherza Mengoni dopo “Due vite”. Prima di tornare al 2013 con “L'essenziale”, Marco si prende qualche minuto per parlare con la sua gente: “È da un po' che non esco con un disco. Dagli stadi non mi sarei aspettato che voi foste lì e quello che vedo davanti è un qualcosa che non mi aspettavo. Voglio ringraziare tutti voi che avete preso un treno, un aereo, una bicicletta o una macchina per essere qui. Grazie veramente di cuore, non era per niente scontato!”.
Lo show continua in un crescendo di emozioni, fino a una vera e propria esplosione con “Mandare tutto all'aria” e “Pazza musica”: il Forum trema. Prima del finale, Marco Mengoni rimane da solo sul palco e si diverte a leggere i cartelloni dei fan in parterre. Marco dedica “Ad occhi chiusi” a una coppia di futuri sposi arrivati dalla Puglia. Scherza con un'altra coppia di fidanzati, che vorrebbero Mengoni a celebrare le nozze: “Ci si può organizzare”, commenta lui. “Ci vediamo a Londra!”, si legge su un cartellone: dopo i palazzetti italiani, il tour farà il giro d'Europa (QUI tutte le date). C'è tempo per un ultimo momento fuori scaletta: uno striscione invita Mengoni a cantare Mina. Marco non ci pensa due volte e incanta il Forum con una versione a cappella di “Se telefonando”.
Per il gran finale, Marco Mengoni sceglie un altro grande classico: “Io ti aspetto”, singolo del 2015 che da dieci anni è sempre in scaletta. Prima di lasciare il palco, Marco ringrazia uno ad uno tutte le persone che lavorano al tour, chiamando per nome tutti i membri della band: “Questi suonano per suonare, non fanno finta come fanno tanti”. Poi, emozionato, si racconta senza filtri al Forum: “Questo spettacolo nasce dalla volontà di superare un periodo per niente facile. Vi voglio lasciare con questo augurio: auguro a tutti voi di avere la forza per affrontare i momenti che inevitabilmente vi stravolgeranno la vita. Ti cambiano come persona, cambiano i tuoi occhi, come vedi il mondo. Poi, non hai più paura di niente. Ora so che ho una vita sola e voglio vivere al doppio della velocità rispetto a come la vivevo prima”.
Prima di salutarsi, c'è tempo anche per una riflessione sui tempi di oggi: “Non è facile in questo momento storico salire sul palco e portare felicità per due ore come se dall'altra parte del mondo non ci fosse uno schifo. Io non mi sarei mai immaginato che potessero riaccadere atrocità simili a quelle che ho studiato a scuola”. Lo show si chiude con questa frase proiettata sui maxischermi: “Le persone che hanno lavorato a questo spettacolo sono contro il genocidio e ogni forma di violenza perpetrata in ogni parte del mondo”.
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