#ATUPERTU AI NOSTRI MICROFONI14 feb 2025

Marcella Bella come Lazza: “Spegnete i telefonini ai concerti!”

La durata ideale di una canzone (per capire se è bella o no), i nipotini che la fanno tornare bambina e i segreti “rubati” al fratello Gianni: tutto quello che ci ha raccontato nella video intervista al Fuori Sanremo

Marcella Bella è tornata a Sanremo forte dei suoi oltre 50 anni trascorsi nella musica. Lei, ad esempio, ha visto i concerti prima e dopo gli smartphone: “All’inizio sgridavo i miei fan: ‘spegnete i telefonini!”, ha dichiarato di getto la cantante che vanta più partecipazioni al Festival fra quelli in gara. Poi, alla nostra Redazione al Fuori Sanremo, ha aggiunto: “Non fatelo! Vi perdete il momento... I ragazzi di oggi vivono quasi per finta, non si godono il momento ed è un peccato!”.

Atupertu con Marcella Bella (Fuori Sanremo 2025)

Nonostante la sua lunga carriera, c’è una cosa che la fa tornare come bambina, un po’ come diceva la sua celebre “Montagne verdi”. “Quando gioco coi miei nipotini, sembro più bambina io di loro”, ha raccontato Marcella sfoggiando un bel sorriso. “Io canto per loro le canzoni, ballo, mi butto per terra… Loro vedono che sono una nonna più ye-ye!”.
L’interprete di “Pelle diamante” si è detta d’accordo con Brunori Sas e Carlo Conti che nei giorni scorsi hanno detto che, per capire se una canzone è bella oppure no, servono meno di 2 minuti. “Hanno ragione. Spesso sono ripetute: strofa, inciso, strofa, inciso. Quindi per capire se ti rimane nelle orecchie basta il primo minuto. Certamente sentirla tutta, dall’inizio alla fine, resta l’opzione migliore”.
Marcella Bella ha iniziato da poco tempo a scriversi le canzoni da sola. C’è un segreto che ha imparato dal fratello Gianni? “E’ chiaro che ho incamerato anni e anni di lavoro, vedendo come mio fratello sviluppava le canzoni. Lui era quasi un genio: in 2-3 ore era capace di fare un pezzo. È sempre stato un fenomeno”, ha detto.